Via Gorkij 8 interno 106

Publisher:
Year:
2016
ISBN:
9788867086238
DRM:
Adobe

€9.99

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Description

In via Gorkij 8 interno 106, a Mosca, ha abitato Julia Dobrovolskaja, italianista e traduttrice, prima di espatriare e di stabilirsi in Italia. La sua è la storia di un disincanto, quello che, da appassionata sostenitrice del socialismo sovietico, la trasforma in una sua critica implacabile. Un disincanto che non sfugge al terribile apparato di repressione del regime, che le apre le porte del campo di internamento di Chovrino e poi la condanna a una perenne sorveglianza, esercitata su di lei così come sui suoi interlocutori. Marcello Venturi, che conosce Dobrovolskaja in occasione di un viaggio nella capitale russa, dove si è recato per riscuotere i diritti delle traduzioni dei propri libri, ne racconta la vita: la partecipazione alla guerra in Spagna, la prigionia, la dura lotta per la sopravvivenza. Alla sua vicenda fa eco quella dello stesso Venturi: cresciuto sotto il fascismo, partecipa alla Resistenza e aderisce poi al Partito Comunista, da cui si allontana dopo i fatti di Ungheria, disgustato dalla doppiezza e dal cinismo di molte delle sue posizioni politiche. Fra Julia e lui si instaura una sintonia profonda che si esprime nel comune rifiuto dei compromessi e nella scelta di esprimere la critica e il dissenso anche a costo dell'isolamento e della solitudine.


Note biografiche

Marcello Venturi (Serravezza, 21 aprile 1925 - Molare, 21 aprile 2008) è stato uno scrittore e giornalista italiano. Durante la guerra partecipò alla Resistenza, esperienza che divenne uno dei temi delle sue prime opere. Esordì su «Il Politecnico» di Elio Vittorini con il racconto "Estate che mai dimenticheremo". Nel 1946 vinse ex aequo con Italo Calvino un premio bandito da «L'Unità» per un racconto inedito di ambientazione resistenziale. Per anni alternò l'attività letteraria con quella giornalistica, lavorando presso «L'Unità» e la casa editrice Feltrinelli. Per quest'ultima diresse la collana «Universale Economica». Uscì dal Partito Comunista, nel quale militava, dopo i fatti d'Ungheria, così come abbandonò la Feltrinelli dopo la morte di Giangiacomo per dissapori con Nanni Balestrini. Fra i suoi titoli più noti ricordiamo "Bandiera bianca a Cefalonia" (Mondadori), "Il padrone dell'agricola" (Rizzoli) e "L'ultimo veliero" (Sellerio).
Giovanni Capecchi è docente di Letteratura italiana all’Università per Stranieri di Perugia. Si occupa prevalentemente di tematiche otto-novecentesche, è autore di numerosi studi sull’opera di Giovanni Pascoli e ha pubblicato, negli ultimi anni, i seguenti volumi: Lo straniero nemico e fratello. Letteratura italiana e Grande Guerra (2013), Le ombre della Patria. Capitoli ottocenteschi tra Foscolo e Carducci (2015), I fronti della scrittura. Letteratura e Grande Guerra (2017), Sulle orme dei poeti. Letteratura, turismo e promozione del territorio (2019).


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