Description
L'ignoranza genera mostri, e il pregiudizio può produrre gravi danni alla convivenza civile. La divulgazione quindi è un terreno sul quale si gioca una partita importantissima. Giulia Mafai ha deciso di raccogliere questa sfida proponendo un affascinante percorso di conoscenza storica e direi antropologica. Sicuramente gastronomica. Immaginando di sedere a tavola con il giovane nipote Elia, al quale propone prelibatezze della tradizione ebraica in una trattoria nel Ghetto di Roma, decide di raccontargli le vicende della plurimillenaria comunità romana. Lo fa scegliendo un registro linguistico colloquiale di grande effetto. GLV
Si dice che Dio creò l'uomo perché gli piaceva ascoltare delle storie, dei racconti, e agli ebrei piace molto raccontare. Tutto in fondo nasce circa cinquemila anni fa dalla più grande e meravigliosa raccolta di storie: la Bibbia. Le disgrazie sono tante, la vita difficile, il tempo lento a passare ma bisogna andare avanti, stare insieme, parlare, discutere, litigare, convivere, tenersi compagnia. Si dice che due ebrei hanno tre opinioni e sono dei gran chiacchieroni, almeno fino a quando non è stata scoperta la televisione e internet, e molti di loro ne sono stati distratti. GM
GIULIA MAFAI, cresce in una famiglia di artisti e maestri della Scuola Romana. È figlia del pittore Mario Mafai e di Antonietta Raphaël scultrice. Scenografa e costumista collabora con i maggiori registi italiani: De Sica, Monicelli, Lizzani, Comencini, Risi, Damiani, Scaparro. Dirige il Laboratorio del Carnevale di Venezia inventando la maschera bianca e cura mostre di Arte e di Costume in Italia e all'estero: l'ultima su Fellini nel 2016 al Museo Erarta di San Pietroburgo. Ha insegnato in diverse Accademie e Licei. Ha pubblicato Cataloghi e libri di Storia del Costume con gli Editori Riuniti e con Skira: l'ultimo “La ragazza con il violino”. Con questo libro torna alla memoria delle sue origini ebraiche.