Description
Partendo da un testo specifico – la traduzione italiana del libro di Suzanne Briet Qu’est-ce que la documentation? uscito a Parigi nel 1951 – si delinea un percorso critico alla ricerca dell’identità della Documentazione/Teoria dell’informazione anche in relazione alle altre discipline dell’area. Il lavoro di Briet è sempre più riconosciuto come un “manifesto”. Suzanne Briet propone una riflessione, tuttora valida, circa i contributi specifici che le discipline del libro e del documento possono offrire negli scenari aperti dall’era informatica. Briet pensa Qu’est-ce que la documentation? come manuale per la nascente scuola di alta formazione per documentalisti, e allo stesso tempo riesce a tessere un racconto fiabesco e filosofico del mondo nuovo.
Biographical notes
Paola Castellucci, presidente della Società italiana di Scienze Bibliografiche e Biblioteconomiche, insegna Documentazione/Teoria e storia dell’informazione presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma La Sapienza. Tra le sue monografie si segnalano: Carte del nuovo mondo. Banche dati e Open Access (2017); Dall’ipertesto al Web. Storia culturale dell’informatica (2009); Un modo di stare al mondo. Italo Calvino e l’America (1999); Letteratura dell’assenza (1992), tutte rivolte a evidenziare un discorso di “traduzione” tra le due culture.
Sara Mori, dottore di ricerca in Storia e diplomata alla Scuola di specializzazione in Beni archivistici e librari. Ha insegnato all’Università dell’Aquila e di Macerata. Ha pubblicato Edoardo Perino. Un editore popolare nella Roma umbertina (con M.I. Palazzolo e G. Bacci, 2012) e Fogli volanti toscani. Catalogo delle pubblicazioni della Biblioteca di storia moderna e contemporanea di Roma (1814-1849) (2008), oltre a numerosi articoli e saggi in ambito nazionale e internazionale. Attualmente lavora come bibliotecaria all’Università di Firenze.