Description
Nei quindici anni compresi tra l’uscita di Lost e la fine di Games of Thrones, le serie televisive non ci hanno mai lasciati da soli. In questo lasso temporale il formato seriale è diventato un vasto serbatoio di racconti che hanno alimentato il bisogno di comunità e ne hanno ridefinito i significati. Grazie ai mondi costruiti dalle serie televisive, il concetto di comunità si è allargato, fino a includere le forme di rappresentazione della collettività e le sue derive, da un lato, e la costruzione dei processi di partecipazione e del senso di appartenenza, dall’altro. A loro volta, gli spettatori, immersi in una rete complessa di pratiche di visione, hanno agito e patito, condiviso e rielaborato creativamente gli immaginari necessari a generare i significati e i sentimenti dello stare insieme.
Ripercorrendo alcuni momenti salienti del nuovo millennio, dall’attacco terroristico dell’11 settembre 2001 alla pandemia di Covid-19, questo volume costruisce una mappatura delle modalità con cui le comunità si trovano rappresentate all’interno delle narrazioni seriali e interagiscono con esse.
Biographical notes
Massimiliano Coviello è professore associato di Cinema e televisione presso la Link Campus University di Roma. Le sue ricerche vertono sul rapporto tra memoria culturale e narrazioni mediali, sulle forme di rappresentazione dei fenomeni migratori e sull’analisi del film e della serialità contemporanea. Fa parte del comitato direttivo della rivista scientifica “Fata Morgana”, è caporedattore della rivista di critica “Fata Morgana Web” e scrive di serie televisive su “Segnocinema”. È stato membro del progetto europeo “DETECt – Detecting Transcultural Identity in European Popular Crime Narratives” (Programma Horizon 2020). Ha scritto la voce “Emigrazione” per il Lessico del cinema italiano (2014) e le monografie Testimoni di guerra (2015) e Sensibilità e potere (con F. Zucconi, 2017).