Description
Un filosofo della scienza, Giulio Giorello, e uno storico dell’arte, Vittorio Sgarbi, si confrontano con il mistero di Dio, in un incontro appassionato tra arte, scienza e filosofia. Dalla Trinità di Masaccio all’Urlo di Munch, passando per i capolavori di Piero della Francesca, Lorenzo Lotto, Andrea Mantegna e Caravaggio, i due autori raccontano come l’arte cristiana ha rappresentato il volto di Dio, il suo corpo. Incrociano così le intuizioni e le domande della scienza moderna, da Galileo a Newton, e le riflessioni della filosofia e della poesia, da Spinoza a Leopardi, a Nietzsche: il corpo di Dio è soggetto alla gravità come qualsiasi altro corpo mortale? Dio è morto? In un confronto laico, ribelle e sorprendente, Giorello e Sgarbi non trascurano i temi etici più attuali: il rapporto tra scienza e Stato, tra medicina, corpo e anima, l’eutanasia, i dogmi della politica e i pericoli di una democrazia affidata ai social, il valore della verità nell’arte e nella scienza. E, insieme, danno vita a uno straordinario esercizio di spirito critico, nel
nome della bellezza e della libertà di pensiero.
Biographical notes
Giulio Giorello è stato un filosofo, matematico ed epistemologo italiano. Si è laureato in filosofia nel 1968 (sotto la guida di Ludovico Geymonat) e in matematica nel 1971 all’Università di Milano. Per molti anni ha insegnato Filosofia della scienza all’Università di Milano, è stato presidente della SILFS (Società italiana di logica e filosofia della scienza). Ha scritto moltissimi saggi, tra i più recenti ricordiamo La libertà e i suoi vincoli, L’etica del ribelle, La danza della parola. L’ironia come arma civile per combattere schemi e dogmatismi e L’incanto e il disinganno: Leopardi. Poeta, filosofo, scienziato (con Edoardo Boncinelli).
Vittorio Sgarbi è nato a Ferrara. Critico e storico dell’arte, ha curato mostre in Italia e all’estero, è autore di saggi e articoli. È parlamentare della Repubblica, sindaco di Sutri (VT), prosindaco di Urbino, presidente di Ferrara Arte, presidente della Fondazione Canova, presidente del MART. Nel 2011 ha diretto il Padiglione Italia per la 54° Biennale d’Arte di Venezia. Nel 2017 è stato chiamato per chiara fama alla Università per stranieri di Perugia come professore ordinario di Storia dell’arte. La serie di volumi dedicata al Tesoro d’Italia, una storia e geografia dell’arte italiana, comprende Il tesoro d’Italia. La lunga avventura dell’arte (2013), Gli anni delle meraviglie. Da Piero della Francesca a Pontormo (2014), Dal cielo alla terra. Da Michelangelo a Caravaggio (2015), Dall’ombra alla luce. Da Caravaggio a Tiepolo (2016), Dal mito alla favola bella. Da Canaletto a Boldini (2017), Il Novecento. Volume I: dal Futurismo al Neorealismo (2018), Il Novecento. Volume II: da Lucio Fontana a Piero Guccione (2019). Tra le sue pubblicazioni più recenti, Parmigianino (nuova edizione 2016), La Costituzione e la Bellezza (con Michele Ainis, 2016) e Leonardo. Il genio dell’imperfezione (2019). Dal 2019 cura l’edizione annuale del Diario della capra.