Description
Che cosa vuol dire essere giovani oggi? Significa innanzitutto essere imprenditori di sé stessi, prendere in mano la propria vita, mettere al lavoro le proprie attitudini e relazioni. E questo a qualsiasi livello. Si tratta di una tendenza che potrebbe essere letta come manifestazione di una generica sensibilità generazionale. In realtà le cose sono più complesse e chiamano in causa precise scelte strategiche. Da questo punto di vista, Paolo Inno esamina la recente svolta creativo-imprenditoriale delle politiche giovanili per mostrare la formazione al loro interno di un “regime di verità“ che stabilisce a quali condizioni si possa essere giovani nell’attuale congiuntura storica, politica e culturale.
In particolare, viene evidenziato il collegamento tra le politiche di sostegno all’occupazione e di ristrutturazione del welfare e la produzione delle soggettività a esse correlate, indagando gli sforzi di una generazione di giovani alle prese con l’invenzione di un sé imprenditoriale. Ma con quali conseguenze sul piano dei valori, delle strategie di vita e dell’identità personale e sociale? A partire dai risultati di una ricerca empirica sulla regione Puglia, da qualche decennio un vero e proprio laboratorio per la promozione di un certo tipo di politiche, il volume si propone di rispondere a questi interrogativi, offrendo anche una proposta di lettura della razionalità politico-pedagogica responsabile del modello di regolazione sociale contemporaneo.
Biographical notes
Paolo Inno è assegnista di ricerca in Sociologia all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e collabora al progetto internazionale “Cicerone” sui network produttivi globali delle imprese creative. Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo L’informazione regionale tra storytelling ed emergenza (con P. Calefato, S. Di Chio, 2020) e il capitolo su Bari di Come votano le periferie (con O. Romano, 2021).