Description
Colpita da un fulmine nell’agosto 2000, nonostante i gravissimi danni fisici e psichici, Milena Béthaz ha saputo reagire riconquistando la sua quotidianità, la sua professione e la vetta del Gran Paradiso.
Una donna più forte del destino, un encomiabile esempio di forza di volontà, che le ha fatto meritare il titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana dal presidente Sergio Mattarella.
Milena Béthaz è una campionessa mondiale di skyrunning, quando nell’agosto del 2000, mentre è in perlustrazione come guardaparco nelle valli del Gran Paradiso, viene colpita da un fulmine che le attraversa il corpo: dall’orecchio alla punta del piede, fino a spaccare lo scarpone. Viene ritrovata il giorno successivo, in fin di vita.
Seguono anni durissimi: coma, interventi, terapie, riabilitazione. I medici – in un primo momento – sostengono che le gravi menomazioni subite potranno concedere a Milena una vita poco più che vegetativa. La ragazza ha perso quasi completamente la memoria: deve reimparare a parlare, a scrivere, a muoversi, a camminare… Ma non si arrende, è una “dura” della Valgrisenche e, dopo anni di ospedali e cure, torna alla sua famiglia, agli amici, alla professione tra quelle montagne che non ha mai smesso di amare, fino all’incredibile impresa della scalata dei 4.061 metri della vetta del Gran Paradiso.
Dopo un lunghissimo recupero e una tenace lotta per riconquistare se stessa, ha scelto finalmente di raccontare tutta la sua storia.
Biographical notes
Milena Béthaz è nata ad Aosta nel 1972. Dopo gli studi ad Aosta e a Caluso, frequenta l’Università
a Torino e si laurea nel 1997 in Scienze Naturali. Dalla metà degli anni Novanta, oltre
che nella corsa, inizia a gareggiare – primeggiando – nello skyrunning, la nuova specialità della
maratona in altitudine. Nel luglio 2000 vince a Cervinia il Campionato mondiale femminile
nella mezza maratona. Pochi mesi prima aveva coronato il sogno di diventare guardaparco del
Parco Nazionale del Gran Paradiso. Dopo un tragico incidente in montagna, al termine di un
lungo e difficile percorso di recupero, nel 2015 torna al suo lavoro: oggi si occupa di osservazione
delle marmotte nel Centro di Orvieille, in Valsavarenche. Il 10 novembre 2016 il presidente
della Repubblica Sergio Mattarella l’ha insignita del titolo di Cavaliere della Repubblica.