Description
Uno spettro si aggira per il continente dell’“Uomo” – lo spettro dell’animalità. Il presente volume prova ad articolare le premesse per visioni e prassi atte ad arrestare la caccia spietata a cui questo spettro è sottoposto, mettendo in primo piano l’urgenza di decostruire le categorie della nostra tradizione politica a seguito dell’affacciarsi sulla scena sociale di una “nuova” moltitudine sterminata, ormai da considerarsi parte integrante del proletariato.
Biographical notes
Massimo Filippi professore ordinario di Neurologia presso l’Università “Vita e Salute” di Milano, si occupa da anni della questione animale da un punto di vista filosofico e politico. Tra i suoi ultimi saggi (da solo o in collaborazione), Crimini in tempo di pace. La questione animale e l’ideologia del dominio (2013), L’invenzione della specie. Sovvertire la norma, divenire mostri (2016), Questioni di specie (2017) e Genocidi animali (2018). Tra gli altri, ha curato La sofferenza è animale di Jean-Luc Nancy (2019).
Michael Hardt, professore di Letteratura e Italianistica alla Duke University e professore di Filosofia e Politica alla European Graduate School, è uno dei massimi filosofi contemporanei. Tra gli altri, ha pubblicato, con Antonio Negri, Impero. Il nuovo ordine della globalizzazione (2002), Moltitudine. Guerra e democrazia nel nuovo ordine imperiale (2004) e Comune. Oltre il privato e il pubblico (2010). Impero è stato definito il Manifesto comunista del ventunesimo secolo.
Marco Maurizi, dottorato in Filosofia, si occupa di teoria critica con particolare attenzione al rapporto tra natura e storia. Ha pubblicato Adorno e il tempo del non identico (2004), La nostalgia del totalmente non altro. Cusano e la genesi della modernità (2008), Al di là della natura. Gli animali, il capitale, la libertà (2011), L’io sospeso. L’immaginario tra psicoanalisi e sociologia (2012) e Chimere e passaggi. Cinque attraversamenti del pensiero di Adorno (Mimesis 2015).