Description
“Sullo sfondo di un’economia sempre più canaglia,
Tarozzi ci racconta la storia di un movimento
monetario ed economico solidale
che cresce in tutta la penisola...
Finalmente il lettore capisce la differenza profonda
che esiste tra le monete sociali come i sardex
e quelle speculative come i bitcoin.”
Dalla prefazione di Loretta Napoleoni
“Non vogliamo più sentir dire che quella cosa
non si può fare perché mancano i soldi.
Vogliamo rianimare un capitale morto
attraverso una comunità viva.”
Franco Contu, cofondatore e direttore generale di Sardex
“Sardex è una delle poche monete veramente virtuose.”
Il Sole 24 Ore
“Sardex è un sistema di credito esemplare.”
Jeremy Rifkin
Un’altra economia è possibile, anzi, esiste già. Si chiama “economia della fiducia”: una rete di cittadini, imprese, associazioni, messe in relazione tra loro attraverso uno strumento innovativo, che si basa su reciprocità, mutuo credito, innovazione.
Ecco qui ricostruita l’incredibile avventura di cinque giovani imprenditori sardi che nel 2009 s’inventano sardex, una nuova moneta complementare, per aiutare piccole e grandi aziende in difficoltà. Un successo strabiliante: 4000 imprese, mezzo miliardo di crediti transati, un milione e duecentomila transazioni, più di 350 milioni di euro di giro d’affari complessivo.
Una storia che nasce in Sardegna e si diffonde in tredici regioni italiane, e nel mondo, indicando un possibile modello di integrazione all’attuale sistema economico e monetario, il cui funzionamento è tutto a favore del grande capitale e della finanza.
L’esperimento della nuova moneta è invece pensato a vantaggio delle comunità locali: commerciando beni e servizi in sardex le aziende ottengono un credito, risorsa assai scarsa di questi tempi, che possono spendere per forniture o investimenti, ma anche ridistribuire ai dipendenti. La ricostruzione di Tarozzi fa capire come la moneta abbia il potere di ridisegnare l’economia in quanto metro di scambio universale, per riannodare il tessuto sociale di comunità schiacciate sotto il peso della crisi economica, e mettendo al centro la sostenibilità sociale e ambientale. Le persone sono il più grande capitale che abbiamo. E la moneta è il modo per tenerle unite e aiutarle.
Tarozzi ci racconta la storia di un movimento
monetario ed economico solidale
che cresce in tutta la penisola...
Finalmente il lettore capisce la differenza profonda
che esiste tra le monete sociali come i sardex
e quelle speculative come i bitcoin.”
Dalla prefazione di Loretta Napoleoni
“Non vogliamo più sentir dire che quella cosa
non si può fare perché mancano i soldi.
Vogliamo rianimare un capitale morto
attraverso una comunità viva.”
Franco Contu, cofondatore e direttore generale di Sardex
“Sardex è una delle poche monete veramente virtuose.”
Il Sole 24 Ore
“Sardex è un sistema di credito esemplare.”
Jeremy Rifkin
Un’altra economia è possibile, anzi, esiste già. Si chiama “economia della fiducia”: una rete di cittadini, imprese, associazioni, messe in relazione tra loro attraverso uno strumento innovativo, che si basa su reciprocità, mutuo credito, innovazione.
Ecco qui ricostruita l’incredibile avventura di cinque giovani imprenditori sardi che nel 2009 s’inventano sardex, una nuova moneta complementare, per aiutare piccole e grandi aziende in difficoltà. Un successo strabiliante: 4000 imprese, mezzo miliardo di crediti transati, un milione e duecentomila transazioni, più di 350 milioni di euro di giro d’affari complessivo.
Una storia che nasce in Sardegna e si diffonde in tredici regioni italiane, e nel mondo, indicando un possibile modello di integrazione all’attuale sistema economico e monetario, il cui funzionamento è tutto a favore del grande capitale e della finanza.
L’esperimento della nuova moneta è invece pensato a vantaggio delle comunità locali: commerciando beni e servizi in sardex le aziende ottengono un credito, risorsa assai scarsa di questi tempi, che possono spendere per forniture o investimenti, ma anche ridistribuire ai dipendenti. La ricostruzione di Tarozzi fa capire come la moneta abbia il potere di ridisegnare l’economia in quanto metro di scambio universale, per riannodare il tessuto sociale di comunità schiacciate sotto il peso della crisi economica, e mettendo al centro la sostenibilità sociale e ambientale. Le persone sono il più grande capitale che abbiamo. E la moneta è il modo per tenerle unite e aiutarle.
Biographical notes
Daniel Tarozzi è nato a Chieri (To) nel 1977 ed è cresciuto a Roma. Di mestiere fa il giornalista e il documentarista. Si è laureato nel 2002 in Scienze della comunicazione con una tesi sul giornalismo d’inchiesta e ha lavorato nel mondo delle produzioni audiovisive come autore televisivo, producer, operatore e montatore. La sua passione, il giornalismo, non lo ha mai abbandonato. Nel 2003 ha fondato, con Francesca Giomo, il giornale on line Terranauta.it che ha diretto fino al 2010, quando ha progettato con Paolo Ermani «Il Cambiamento» (www.ilcambiamento.it), di cui è stato direttore sino al 2013. È autore del libro Ogm in Italia, allegato al dvd Il mondo secondo Monsanto, e cura un blog per «il Fatto Quotidiano» on line. Nel frattempo, ha diretto la regia di diversi documentari: Primavere a Sarajevo (con Andrea Boretti e Francesca Giomo), Oltre Mumbai (con Stefano Zoja e Silvia Tagliabue), I sentieri della Memoria (con Francesca Giomo) e Sambiiga, Altro fratello (con Andrea Boretti e Michele Dotti). Tiene dei moduli formativi all’interno del percorso “Nuovi occhi per i media” e organizza corsi di video-giornalismo. Con Luca Asperius ha fondato Ludica (www.ludicaweb.com), una piccola casa editrice impegnata nella diffusione della conoscenza «altra». Dal 2000 racconta e segue da vicino le vicende di quegli italiani che cercano di costruire un paese diverso, basato sulle relazioni, la sostenibilità e la ricerca del senso. Il suo racconto continua su www.italiachecambia.org