Description
Cos’è stato davvero l’esodo istriano del secondo dopoguerra? Come ha cambiato la fisionomia e le sorti di un territorio? E come ha stravolto le vite dei molti esuli e di quei pochi che scelsero di rimanere? Nemmeno il tempo è stato capace di cancellare il trauma subito, che è riemerso dalle pieghe della storia per andare incontro a una dolorosa rielaborazione. Anna Maria Mori, che con la famiglia lasciò la nativa Pola per l’Italia, ripercorre quelle vicende attraverso il confronto epistolare con Nelida Milani, che a suo tempo scelse di restare, rinunciando alla lingua, a molti affetti, alle consuetudini di un mondo che, con ferocia, veniva snaturato. Il dialogo che anima queste pagine restituisce intatto, a distanza di decenni, il sofferente vissuto di entrambe le parti: l’umanità dei «rimasti» e quella degli «andati». Gli aneddoti si confondono con la cronaca, le riflessioni si intrecciano alla memoria, in un viaggio dentro e fuori di sé, nei ricordi da confrontare con altri ricordi, e nei chilometri sulla costa o all’interno dell’Istria. Mentre gli spettri dell’esilio e dell’intolleranza sembrano incombere nuovamente sull’Europa e sul mondo intero, appare più che mai necessario fare i conti con questa storia e con gli interrogativi che ancora la accompagnano.
Biographical notes
Anna Maria Mori, nata a Pola, ha studiato a Firenze e vive a Roma. Giornalista, ha lavorato per la radio e la televisione, ha scritto per vari periodici femminili e per «Il Messaggero», ed è stata inviata per il settore cultura e spettacoli di «Repubblica» fin dalla sua fondazione. È autrice di numerosi volumi, tra cui L’anima altrove (2012) e Origami. Figure e figurine del mio Novecento (2017). Con Marsilio ha pubblicato Nove per due. L’ansia
del diventare madre oggi (2009) e Bora (2021).
Nelida Milani vive a Pola. Docente di Linguistica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, è stata redattore responsabile della rivista «La Battana». È autrice di varie raccolte di racconti tra cui Una valigia di cartone (Premio Mondello 1992). Con Marsilio ha pubblicato Bora (2021).
Guido Crainz (1947) è docente di Storia contemporanea presso l’Università di Teramo. Collabora con La Repubblica e Rai Storia.