Description
Il senso del mistero, l'incertezza, la negazione di una conoscenza che vada oltre la storia e che sia comprensione della stessa, il dolore, che è figlio dell'oscurità, la necessità di amare, la consapevolezza dell'estrema indigenza del nostro essere e della fragilità che rende ognuno di noi un essere questuante, il continuo avvertire la presenza-assenza di Dio, sono i temi che animano la poesia di Cesare Cellini e che segnano l'evoluzione di un cammino che il poeta compie nell'arco di tredici anni. Nucleo centrale della sua poetica è la Parola. Egli stesso precisa, infatti, che la "parola dell'Uomo" ha "la stessa dignità della 'parola di Dio': ambedue salvano"; e questa parola dell'uomo, in cui si opera il passaggio dal Sacro al Santo, è l'Arte, la cui dimensione diventa cristica in quanto luogo della continua incarnazione del Verbo; diventa diafania, trasparenza incontaminata, cioè, della Parola; diventa "attesa della morte come riconciliazione", come nuovo dies natalis; diventa parola della donazione; assume in sé valore escatologico e prepara la parusia. Scrive Tito Furnari: "Emerso per poco dalla fine del Millennio, egli appartiene ad un'epoca nuova: l'epoca che sarà, così vivamente ci auspichiamo, l'era dello Spirito. Ascoltare, con animo disponibile, il suo canto proteso, nella sua solitudine, alla piena melodia del silenzio è entrare, o rientrare, nella speranza".