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Durante la Seconda Guerra Mondiale vi è stata una grande evoluzione nel campo degli ordigni bellici, con l’utilizzo di esplosivi più efficaci e l’impiego di bombe d’aereo a caduta libera. Inoltre, furono introdotte nuove munizioni, come le mine anticarro e antiuomo per rallentare l’avanzamento del nemico e proteggere accampamenti e depositi.
Dopo l’8 settembre 1943 il territorio italiano diventò interamente un campo battaglia; è incalcolabile la quantità di ordigni sparsi su tutta la penisola legati a battaglie di artiglieria, bombardamenti aerei, campi minati, abbandono e occultamento di armi ed esplosivi.
I dati ufficiali delle forze alleate ango-americane stimano un quantitativo di bombe d’aereo sganciate sul territorio italiano pari a 380.000 tonnellate. Da uno studio degli atti dell’USAF (United States Air Force) la percentuale di malfunzionamento degli ordigni bellici all’epoca si aggirava attorno al 10%. Questo ci porta ad affermare che sul territorio italiano alla fine della Seconda Guerra Mondiale fossero presenti almeno 38.000 tonnellate di bombe d’aereo inesplose, senza considerare quelle di artiglieria e le mine.
La Legge 177/2012 ha modificato il D.Lgs 81/2008 introducendo l’obbligo per il Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione (CSP) di valutare il rischio di rinvenimento di ordigni bellici inesplosi nelle attività di scavo in cantiere.
La scoperta accidentale di un ordigno inesploso in un cantiere provoca onerosi ritardi nella prosecuzione dei lavori, nonché un rischio altissimo per la sicurezza di tutto il
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Ordigni Bellici I 5 errori che commettono i Coordinatori della Sicurezza
personale. Immaginate gli effetti dell’innesco accidentale e la conseguente esplosione durante le attività in cantiere, sarebbe una strage!
I rinvenimenti di ordigni inesplosi di ogni genere sono avvenuti e continuano ad esserci in tutta Italia, nessuna parte del territorio può ritenersi sicura dato il numero l’elevato numero di bombe presenti.
Il pericolo prodotto dai residuati bellici riguarda tutti i cantieri e non possiamo sottovalutarlo perché anche dopo tanti anni non perdono la loro capacità esplosiva.
E’ necessario effettuare la valutazione del rischio di rinvenimento di ordigni bellici in tutte le attività di scavo, non possiamo mettere a rischio la vita dei lavoratori del cantiere e della popolazione.
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Ordigni Bellici I 5 errori che commettono i Coordinatori della Sicurezza
Vediamo, quindi, quali sono i 5 errori più comuni che commettono i Coordinatori per la Sicurezza quando effettuano la valutazione del rischio di rinvenimento di ordigni bellici inesplosi e cosa dovrebbero, invece, fare.
MARIO STIGLIANO