Description
L’odierna Unione Europea è troppo spesso presentata come la realizzazione perfetta dell’idea di un’Europa dei popoli e della libertà. Il presente saggio rovescia questo comune modo di intendere la realtà. A un’analisi attenta e ideologicamente non condizionata, infatti, l’Europa corrisponde a una “rivoluzione passiva” (Gramsci) con cui i dominanti, dopo il 1989, hanno stabilizzato il nesso di forza capitalistico e l’hanno fatto rimuovendo la forza che ancora in parte lo contrastava, lo Stato nazionale sovrano, con il primato del politico sull’economico e con diritti sociali garantiti. Trionfo di un capitalismo ormai assoluto, la creazione dell’Unione Europea ha provveduto a esautorare l’egemonia del politico: ha aperto la strada all’irresistibile ciclo delle privatizzazioni e dei tagli alla spesa pubblica, della precarizzazione forzata del lavoro e della riduzione sempre più netta dei diritti sociali, imponendo la violenza economica ai danni dei subalterni e dei popoli economicamente più deboli. Per questo, la sola via per riaprire il futuro, per difendere i popoli e il lavoro e per continuare nella lotta che fu di Marx e di Gramsci, deve oggi muovere da una critica radicale dell’Europa dell’euro e della finanza.
Biographical notes
DIEGO FUSARO (Torino, 1983) è un saggista e filosofo italiano. Insegna storia della filosofia presso lo IASSP di Milano (Istituto Alti Studi Strategici e Politici). Studioso di Marx, Spinoza, Hegel, Fichte e Gramsci, è il curatore del sito internet Filosofico.net e, dal 2015, cura un blog per la versione online de “Il Fatto Quotidiano”. Ha pubblicato numerose opere, tra le più recenti si ricordano: Il futuro è nostro. Filosofia dell’azione (2014), Antonio Gramsci (2015), Pensare altrimenti (2017), Storia e coscienza del precariato (2018), Il nuovo ordine erotico (2018). Con Mimesis ha pubblicato: Europa e capitalismo (2015).