Description
Perché i professori universitari fanno quello che fanno? Cosa professano? Pagati per pensare, produrre e trasmettere sapere, non appena varcano la soglia dell’accademia molti di loro smarriscono la strada che per statuto sarebbero tenuti a percorrere. Prendendo spunto da vicende autobiografiche, il libro pone interrogativi sullo “stato delle cose presenti” nell’università italiana: sulla sopravvivenza di pochi maestri; sulla moltiplicazione della casta dei professori negli ingranaggi del potere; sulla legge e sulla prassi del reclutamento di nuove leve tra scuole scientifiche e cartelli accademici. Il testo alza il velo di certe ipocrisie dall’interno, esplorando la distanza tra come potrebbe essere e come in effetti è il mondo universitario. L’autore, professore pure lui, descrive il proprio ambiente di lavoro senza misericordia: ma appunto per questo, nel prenderlo sul serio, tiene viva l’idea della sua ragion d’essere, traendo personale ispirazione dalla ricerca e dalle sue inevitabili conseguenze.
Biographical notes
Luigi Gaffuri insegna Geografia umana nell’Università dell’Aquila. È autore di saggi e monografie riguardanti le rappresentazioni e gli usi del territorio (in Italia e nella fascia tropicale a sud del Sahara) e le dinamiche migratorie interne ed esterne all’Europa, in particolare africane.