Compendio di Economia degli Intermediari Finanziari

Banche, Sim, Imprese di investimento, SGR, SICAV, Intermediari marginali, Imprese di assicurazione • Glossario • Domande più ricorrenti in sede d'esame o di concorso
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Anno:
2015
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Nel sistema normativo vigente, l’esercizio delle attività finanziarie è circoscritto ad una gamma predeterminata di operatori specializzati. Essi fungono da intermediari tra domanda e offerta di prodotti finanziari, veicolando la liquidità dei risparmiatori verso le più adeguate opzioni d’investimento. È evidente, peraltro, che la specializzazione degli intermediari e la quantità delle operazioni effettuate consentono diversificazioni degli investimenti e riduzioni di rischio non possibili se la transazione avvenisse direttamente tra risparmiatore e emittente, senza considerare la professionalità e il bagaglio di informazioni di cui gli intermediari sono in possesso. Ciò spiega la nascita e la diffusione di operatori specializzati che oggigiorno intermediano e gestiscono la maggior parte del risparmio e che, in ragione dell’attività svolta e dell’affidamento della loro clientela, sono sottoposti a penetranti controlli da parte delle autorità di vigilanza al fine di garantire sia la tutela degli investitori sia la stabilità, la competitività e il buon andamento del mercato finanziario. La disciplina di tali intermediari ha subito una costante evoluzione in conseguenza della partecipazione dell’Italia prima alla Comunità Europea e poi all’attuale Unione Europea, che ha comportato un necessario processo di armonizzazione alle regole vigenti in ambito comunitario. Il primo passaggio fondamentale di tale processo è stato il D.Lgs. 23-7-1996, n. 415 (cd. decreto Eurosim) che ha aperto il mercato mobiliare italiano (similmente a quanto accaduto per il settore bancario e assicurativo) anche agli intermediari stranieri ed ha definitivamente soppresso la riserva di attività stabilita dalla L. 2-1-1991, n. 1 in favore delle società di intermediazione mobiliare (SIM). Al D.Lgs. 415/96 ha, poi, fatto seguito il D.Lgs. 24-2-1998, n. 58 (cd. riforma Draghi) che, coordinando e integrando la normativa vigente relativa a mercati finanziari, strumenti e servizi finanziari, operatori e società emittenti, costituisce un Testo unico delle disposizioni in materia finanziaria (Tuf). Le modifiche del Testo Unico apportate in sede di recepimento della MIFID hanno rappresentato l’ultimo passaggio di adeguamento alla normativa europea, che ha delineato in maniera ancora più definita il quadro regolamentare dell’attività degli intermediari e l’oggetto stesso della loro attività. Per le finalità del volume, gli operatori finanziari sono così classificabili: — intermediari cui è riservato l’esercizio professionale nei confronti del pubblico dei servizi di investimento, quali le SIM, le banche e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie; — intermediari cui è riservato l’esercizio del servizio di gestione collettiva del risparmio, quali le società d’intermediazione a capitale variabile (SICAV) e le società di gestione del risparmio (SGR); — intermediari che, potendo esercitare solo alcuni dei servizi di investimento e solo a determinate condizioni, rivestono una posizione marginale nell’ambito degli operatori specializzati: si tratta, in specie, delle società fiduciarie, degli agenti di cambio, delle società finanziarie e degli intermediari finanziari iscritti nell’elenco previsto dall’art. 107 del Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia (D.Lgs. 1-9-1993, n. 385). Ulteriori intermediari finanziari, non contemplati dal D.Lgs. 58/98, sono le imprese di assicurazione che coinvolgono il risparmio privato attraverso la collocazione delle polizze del cd. ramo vita. A dispetto del numero contenuto di pagine, questo volume offre al lettore un quadro esaustivo e accurato dell’attività svolta dai diversi intermediari che operano sui mercati finanziari.



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