Description
“Gli altri si sono arresi, io no.”
Guérin-Sérac alias Yves Guillou
“Guérin-Sérac era un uomo molto pericoloso.
Era uno che la vita l’aveva rischiata sul serio,
sui campi di battaglia di mezzo mondo.
Per questo era rispettato da tutti.”
Vincenzo Vinciguerra
Una nuova verità sulle stragi
e la strategia della tensione in Italia
Un giallo che ha segnato l’Italia. Un’organizzazione terroristica che ha operato nell’ombra beffando giudici e tribunali. Poi, improvvisamente, i capi sono spariti nel nulla. L’intero archivio, ritrovato in un covo segreto, è scomparso. Nessuna traccia del leader carismatico Guérin-Sérac, già combattente in Corea, Indocina e Algeria, militante dell’organizzazione paramilitare clandestina Oas (Organisation armée secrète), poi fondatore di AGINTER PRESSE. Perché? Cosa era davvero AGINTER? Per conto di chi operava? Con quali soldi? Da chi era controllata e protetta? Che ruolo ha avuto nella strage di piazza Fontana?
Finalmente questo libro porta un contributo di verità importante e inedito. Andrea Sceresini ha seguito le tracce di Guérin-Sérac, ha raccolto la testimonianza esclusiva del numero due di AGINTER, ha ripreso le inchieste giudiziarie e gli articoli di giornale dell’epoca, ha incontrato Vincenzo Vinciguerra e Pierluigi Concutelli, amici di Guérin Sérac e protagonisti della stagione di terrore e violenza che ha insanguinato l’Italia, è riuscito a entrare in possesso di alcune foto anche recenti del capo di AGINTER. Ha imbastito una vera caccia all’uomo che conduce fino a una misteriosa setta neotemplare. Qualcuno ha raccolto l’eredità di AGINTER. Quel mondo non è scomparso.
Le ultime notizie di Guérin-Sérac risalgono al 2006, durante un summit in Spagna dedicato alle religioni. “L’unica cosa che ricordiamo di lui è che arrivò alla testa di un piccolo gruppo, l’associazione Vida-Muerte-Vida.” Vita, morte, vita, come un messaggio cifrato, l’ultima traccia di Guérin-Sérac.
Guérin-Sérac alias Yves Guillou
“Guérin-Sérac era un uomo molto pericoloso.
Era uno che la vita l’aveva rischiata sul serio,
sui campi di battaglia di mezzo mondo.
Per questo era rispettato da tutti.”
Vincenzo Vinciguerra
Una nuova verità sulle stragi
e la strategia della tensione in Italia
Un giallo che ha segnato l’Italia. Un’organizzazione terroristica che ha operato nell’ombra beffando giudici e tribunali. Poi, improvvisamente, i capi sono spariti nel nulla. L’intero archivio, ritrovato in un covo segreto, è scomparso. Nessuna traccia del leader carismatico Guérin-Sérac, già combattente in Corea, Indocina e Algeria, militante dell’organizzazione paramilitare clandestina Oas (Organisation armée secrète), poi fondatore di AGINTER PRESSE. Perché? Cosa era davvero AGINTER? Per conto di chi operava? Con quali soldi? Da chi era controllata e protetta? Che ruolo ha avuto nella strage di piazza Fontana?
Finalmente questo libro porta un contributo di verità importante e inedito. Andrea Sceresini ha seguito le tracce di Guérin-Sérac, ha raccolto la testimonianza esclusiva del numero due di AGINTER, ha ripreso le inchieste giudiziarie e gli articoli di giornale dell’epoca, ha incontrato Vincenzo Vinciguerra e Pierluigi Concutelli, amici di Guérin Sérac e protagonisti della stagione di terrore e violenza che ha insanguinato l’Italia, è riuscito a entrare in possesso di alcune foto anche recenti del capo di AGINTER. Ha imbastito una vera caccia all’uomo che conduce fino a una misteriosa setta neotemplare. Qualcuno ha raccolto l’eredità di AGINTER. Quel mondo non è scomparso.
Le ultime notizie di Guérin-Sérac risalgono al 2006, durante un summit in Spagna dedicato alle religioni. “L’unica cosa che ricordiamo di lui è che arrivò alla testa di un piccolo gruppo, l’associazione Vida-Muerte-Vida.” Vita, morte, vita, come un messaggio cifrato, l’ultima traccia di Guérin-Sérac.
Biographical notes
Andrea Sceresini (1983) è autore di molte inchieste e reportage per “La Stampa”, “Il Foglio”, “il Fatto Quotidiano” e “L’Espresso”. Per Chiarelettere, oltre alle due testimonianze di Danilo Pagliaro sulla Legione, ha pubblicato: L’avvocato del diavolo (con Vittorio Dotti, 2014), La seconda vita di Majorana (con Giuseppe Borello e Lorenzo Giroffi, 2016), Internazionale nera (2017) e La maledizione di piazza Fontana (con Guido Salvini, 2019).