Description
Negli scritti di Terada Torahiko, che fu fisico e umanista, convivono armonicamente lo sguardo dell’artista e il rigore dello scienziato. Ciò accade anche nei due testi contenuti in questo volume. Nel primo di essi, La visione della natura dei giapponesi – apparso in un numero speciale della rivista «Bungaku», dedicato «alla letteratura della natura» –, Terada analizza le caratteristiche naturali del Giappone e mostra come proprio dalla relazione con l’ambiente siano derivati la cultura e certi modi di vivere e sentire dei suoi abitanti. Allo specifico rapporto tra natura e poesia è dedicato il secondo testo, Il meteo e lo haiku. In esso Terada studia le cosiddette parole stagionali di tipo meteorologico che costituiscono l’essenza del componimento giapponese nato nel XVII secolo e reso famoso da grandi poeti come Bashō. Sono infatti le sensazioni associate alle stagioni a costituire la «vita», a rappresentare la «materia» privilegiata e irrinunciabile dello haiku.
Biographical notes
Terada Torahiko (1878-1935) è stato un fisico rinomato. Professore all'Università Imperiale di Tokyo e ricercatore, sfiorò il Nobel nel 1915 per le sue scoperte sui raggi X. A seguito del disastroso terremoto del Kantō del 1923, fondò nel 1926 l'Istituto di ricerche sismologiche dell'Università di Tōkyō dove insegnò lui stesso. La sua fama è però legata anche alla produzione di saggi che spaziano dall'arte alla filosofia, dalle scienze al cinema. Determinante per la sua formazione intellettuale fu l'incontro con Natsume Sōseki, suo professore di lingua e letteratura inglese alle scuole superiori. Sōseki fu una figura di riferimento per il giovane Terada, che continuò a frequentare assiduamente il maestro anche dopo aver terminato gli studi. Fu Sōseki a guidare Terada nella composizione di haiku, passione che coltivò per tutta la sua vita, e fu Terada a ispirare alcune figure di scienziati stravaganti nei romanzi di Sōseki.