Description
In un mondo trasformato dal progresso tecnologico e dalle rivoluzioni industriali del XIX secolo, gli ambienti culturali più diversi sono dominati dal Positivismo e da un forte impulso a estendere le metodologie scientifiche alle scienze dell’uomo: antropologia, sociologia, demografia, politica. Nello stesso periodo, però, alla vasta ricognizione delle tradizioni popolari e dei culti ancestrali si accompagna una crescente curiosità per l’aldilà, per il mistero, per tutto ciò che non può essere spiegato con fredde leggi biologiche o meccaniche. All’ignoto, all’occulto vengono allora applicate nuove metodologie d’indagine: nasce così il romanzo di investigazione che sfrutta entrambe le tendenze, spiegare con la scienza il mistero della morte. La scienza, la morte, gli spiriti si incunea in questa terra di mezzo, dove la letteratura del mistero muove i suoi primi passi all’ombra dei grandi romanzieri tra Otto e Novecento. Descrive quel “filo nero”, di matrice spiritista, che legava Conan Doyle a Francesco Mastriani e che ha attratto scrittori come Pirandello e Capuana.
Il lato oscuro della letteratura italiana e la fascinazione per la morte hanno dato vita a un genere, il romanzo poliziesco e di indagine, che ancora oggi sembra non conoscere crisi.
Biographical notes
ANDREA DE LUCA è laureato in Lingue, letterature e culture moderne all’Università d’Annunzio di Pescara. Dopo vari anni di docenza universitaria in Estonia, Francia e Slovacchia, vive e insegna in Belgio, dove è membro della Società Dante Alighieri di Anversa. Ha ottenuto un dottorato in Letterature comparate con una ricerca sulle origini del romanzo giallo in Italia. Autore di numerosi articoli pubblicati in Italia e all’estero, i suoi principali interessi di ricerca sono il romanzo d’appendice, i circoli letterari ottocenteschi di Napoli, la moderna ricezione filmica dei classici italiani e il cinema italiano di genere.