Stimare il valore di un volume è la specialità di Cliff Janeway, ex poliziotto di Denver e adesso libraio. Anche un esperto di libri come lui, però, può essere messo a dura prova da alcune prime edizioni firmate da personaggi noti. Come si fa ad avere la certezza che un autografo sia au-tentico? Perché le falsificazioni sembrano vere? Gli stessi problemi si presentano nel corso di un’indagine per omicidio in una piccola città di nome Paradise, nel Colorado. Janeway ac-cetta di dare una mano per il processo alla sua amata, l’avvocato Erin D’Angelo. I due devono capire se l’amica d’infanzia di Erin, con cui lei non parla da tempo, abbia davvero ucciso suo marito o se abbia confessato solo per protegge-re il figlio, un ragazzino turbolento affetto da una forma di autismo. Janeway scopre che la vittima possedeva una meravigliosa collezione di libri, ma non è solo il valore dei volumi che lo spinge a immergersi sempre più a fondo nei torbidi segreti della cittadina; è il desiderio di rimuovere strati di inganni e bugie per arrivare alla verità sulla “firma del libro”. Nel caso di un omicidio a sangue freddo, però, la verità è un lusso che non ha prezzo.

John Dunning è nato a New York nel 1942. Dopo la professione di reporter, si è dedicato alla narrativa agli inizi degli Anni Settanta. Nel 1981 ha sospeso la scrittura per aprire insieme alla moglie l’Old Algonquin Bookstore, un negozio specializzato nella vendita di libri usati, di pregio e rari. Spinto dai colleghi scrittori, è tornato alla narrativa nel 1992, con il primo libro della fortunatissima serie di Cliff Janeway, Il detective che ama i libri (Booked to Die), con cui si è aggiudicato il Premio Nero Wolfe e il Premio Dilys per il miglior giallo. A questo sono seguiti altri romanzi di grande successo tra cui The bookman's wake, The bookman's promise, The sign of the book e The Bookwoman's last fling che gli hanno fatto ottenere altri importanti riconoscimenti.