Description
Il Mediterraneo è sicuramente un qualcosa di più che un semplice tramite che congiunge sponde opposte, ma è il simbolo per eccellenza che crea relazioni e interconnessioni; che riconduce all'uno ciò che è separato dall'altro; che collega ed unifica una pluralità di popoli e di destini. Il Mediterraneo, dunque, è il paradigma dell'imprescindibile collegamento fra Stati per certi versi distinti e distanti ma, nello stesso tempo, talmente e necessariamente vicini da superare ogni pur inevitabile differenza perché accomunati da un estetismo intellettuale che è l'indice più evidente di comuni radici. Il Mare fra le terre, è dunque l'emblema di una molteplicità di popoli e ordinamenti giuridici solo in apparenza antitetici fra loro ma, nella sostanza, espressione di un unico e comune sentire; di un'unica e inimitabile civiltà: quella mediterranea. Ed è illusorio pensare che l'Unione europea possa rinunciare ad una integrazione di stampo marcatamente mediterraneo, ed è, altresì, illusorio immaginare che la logica dell'arroccamento localistico possa prevalere sulla logica delle responsabilità integrazioniste. Il Volume affronta in chiave critica il Processo di Barcellona e l'Unione per il Mediterraneo e illustra, anche criticamente, i risultati raggiunti ad oggi dalla UE ai fini della integrazione degli Stati della Sponda Sud con gli Stati della Sponda Nord del Mediterraneo.
Il volume è a cura di Anna Lucia Valvo con saggi e contributi di Alessandra Briganti, Adriano Santiangeli, Carlo Amendola, Pier Luigi Carci ed Enrico Totàro.