Description
La fantasia irrefrenabile e la grande abilità narrativa di Riccardo Pazzaglia, scrittore satirico, non potevano non essere tentate dal gioco della sconsacrazione del romanzo poliziesco. L’umorista anglo-partenopeo, come viene a volte definito non per le sue discendenze britanniche ma per lo stile del suo humour, per dare un nome ai propri personaggi li prende dalla storia e dalla letteratura inglese, ma usa anche nomi del giallo classico che ci sono familiari da sempre. Pazzaglia si beffa delle convenzioni narrative: gli indizi materiali, le false supposizioni, il ribaltamento delle aspettative. Il colpevole non cade mai in trappola ma resta sconosciuto, l’intreccio non si scioglie, ma alla fine di ogni racconto l’autore manifesta il dubbio che il lettore, messo a così dura prova, possa rintracciarlo e vendicarsi, uccidendolo.
Biographical notes
Riccardo Pazzaglia, regista e sceneggiatore, ha scritto per il teatro, la radio e la televisione. I libri in cui ha narrato la Storia sono: Il regno dei due cognati (il decennio francese a Napoli), Mondadori 1993; Garibaldi ha dormito qui, Mondadori 1995; La Repubblica Romana ha i giorni contati, Mondadori 1998; Come l’America fu costretta a farsi scoprire, Rizzoli 2004. I libri satirici: Il brodo primordiale, Premio Superbur Rizzoli 1985; Partenopeo in esilio, Rizzoli 1985; La stagione dei bagni, Rizzoli 1987; Separati in casa, Newton Compton 1999; Odore di caffè, Guida 2004; L’invenzione della pasta, Guida 2006. Sul quotidiano Il Mattino la sua rubrica satirica Specchio ustorio ha avuto un grande successo popolare.