Description
Questo volume prende in esame questioni storiche e antropologiche riguardanti la delimitazione territoriale coloniale in contesto africano, analizzandone le conseguenze nella vita politica contemporanea e interrogando questioni al centro del nostro vivere tanto nella lontana Africa quanto nel nostro paese: il concetto di identità di un popolo attraverso i mutamenti della storia, la mobile geografia dei confini. Attraverso il caso della costruzione del tratto settentrionale del confine tra Ghana e Togo, l’autrice propone così al lettore un’etnografia combinata a uno studio d’archivio, svelando le storiche connessioni commerciali e rituali tra i diversi gruppi che abitano la regione, il modo in cui si è costruito il significato attuale di “confine”, l’incontro/scontro tra le rappresentazioni delle identità e delle relazioni tra africani e amministratori coloniali europei. Non da ultimo, il libro analizza il confine nel suo ruolo di catalizzatore nella produzione di nuovi modelli politici: i konkomba, divisi in due dal confine coloniale, propongono diversi percorsi di elaborazione delle strutture del potere locale, a seconda che siano oggi cittadini del Ghana (ex colonia britannica) o del Togo (ex colonia francese).
Biographical notes
Giulia Casentini è dottore di ricerca in Antropologia ed è attualmente assegnista di ricerca presso l’Università di Pavia. Compie regolari campi di studio in Africa occidentale, occupan- dosi di conflittualità, di accesso alla terra e alla rappresentanza politica, di confini, mobilità e comunità transnazionali, argomenti su cui ha pubblicato numerosi articoli.