Description
Chi è un terrorista? Qual è il suo mondo interiore? Cos'ha di diverso dal soldato e dal criminale? Secondo Vittorio Strada è nella Russia della seconda metà del XIX e dell'inizio del XX secolo che il terrorismo ha avuto la sua più grande affermazione: è quel terrorismo che ha suscitato in intellettuali come Dostoevskij, Nietzsche e Camus riflessioni morali, religiose e politiche che sono ancora di grande attualità.
Percorrere la vicenda del terrorismo russo attraverso i suoi protagonisti e le sue vicende più drammatiche può aiutare a leggere e ad analizzare il terrorismo dei nostri tempi, a capirne le origini e a immaginare delle soluzioni.
«Coloro che si votarono alla morte gettando bombe rudimentali contro lo zar e i suoi ministri hanno anticipato i terroristi suicidi che usano ordigni ben più sofisticati contro le folle occidentali in un conflitto che è ancora più vasto di quello che dilaniò la Russia e si accompagna a un incessante movimento migratorio destinato a mutare la natura della civiltà europea».
Biographical notes
Vittorio Strada, studioso di letteratura e cultura russa, autore di numerose pubblicazioni sull’argomento, ha fondato la rivista internazionale «Rossija/Russia», ideato la Storia della letteratura russa in sette volumi, edita da Fayard in Francia e parzialmente in Italia
da Einaudi, e partecipato a varie iniziative culturali in Italia e all’estero. Ha insegnato all’Università di Venezia e diretto l’Istituto Italiano di Cultura a Mosca. Per Marsilio di recente ha pubblicato Europe. La Russia come frontiera (2014), Impero e rivoluzione. Russia 1917-2017
(2017), Il dovere di uccidere (2018).