Description
Mr. Potter è analfabeta e fa l’autista ad Antigua. È l’ultimo degli undici figli che un pescatore ha avuto da otto donne diverse; sua madre è andata incontro «al mare che l’avrebbe inghiottita» quando lui aveva cinque anni. Mr. Potter è crudele, indifferente, ripiegato su se stesso. Non ha mai amato nessuno, neppure «le molte bambine con il naso uguale» che gli hanno generato troppe donne diverse.
È una di quelle figlie ignorate e appena intraviste – ora che Mr. Potter è morto e di lui non resta alcuna traccia, foss’anche una lapide su cui piangere – a dar corpo alla sua immagine, a strapparlo al «grande ed eterno silenzio». La sua storia nasce così da un furente lavoro di scavo, da un’affannosa investigazione – perché la figlia ha incontrato Mr. Potter una sola volta, scambiando con lui poche frasi, ed è «necessario» sciogliere l’enigma, riscattare l’oltraggio, restituire senso all’assenza, impedire che svanisca «ogni speranza, ogni prova del suo amore». Una storia che la prosa ipnotica e ossessiva di Jamaica Kincaid trasforma in una fosca ode, dove astio immedicabile e imperioso anelito alla tenerezza, lancinante estraneità e intimità biologica (si può amare qualcuno «perché il suo naso ha esattamente la stessa forma del tuo»?) vibrano e si fondono, coinvolgendo il lettore in quella ricerca di sé che ha reso indimenticabili «Autobiografia di mia madre» e «Mio fratello».