Description
Questo libro raccoglie gli scritti e gli insegnamenti di Jigoro Kano, colui che fondò il Judo Kodokan a Tokio nel 1882. Il Judo Kodokan rappresentava per Kano il culmine di una vita dedicata interamente allo studio dell’antico jujutsu che egli riorganizzò secondo modelli educativi moderni, mantenendo intatta la sua eredità classica e l’aderenza alla tradizione. Così facendo egli aprì la strada che conduceva dal jutsu (abilità) al do (via), e ampliò gli orizzonti della sua conoscenza fino al punto in cui iniziò a sostenere che è necessario coniugare i principi di seiryoku zenyo (massima efficienza) e di jita kyoei (mutua prosperità), che rappresentano l'universalità e l'ideale umano e sono i valori centrali del Judo. In tutta la sua vita Kano insistette molto sulla necessità di studiare il vero significato del Judo e di metterlo in pratica. In altri termini, secondo il maestro, occorre comprendere che il Judo non è altro che una via attraverso la quale si può arrivare a utilizzare nel modo migliore la propria energia mentale e fisica, mettendole al servizio della società. Dopo che il Judo venne ridefinito in questo modo, ciò che un tempo rientrava nella categoria dell'arte marziale – una mera abilità di difesa da un attacco – venne assunto in un contesto più ampio e complesso e ciò permise al Judo di evolversi fino a diventare una disciplina che interessa tutto il nostro essere e si può applicare anche nella vita. In questo libro vengono narrati anche aneddoti e fatti che riguardano la nascita del Judo e il suo sviluppo oltre a interessanti approfondimenti sui suoi principi che l'Autore ritiene applicabili anche nella vita quotidiana. Un libro che non deve mancare nelle biblioteche dei praticanti di tutto il mondo.
Biographical notes
Nato nel 1860 nella prefettura di Hyogo, creò il Judo Kodokan nel 1882, un anno dopo essersi laureato presso l’Università imperiale di Tokyo, eccellendo in letteratura, politica ed economia politica.Fu professore e preside della Gakushuin, preside della Prima Scuola Superiore e, in seguito, sempre a Tokyo, della Scuola Normale Superiore. Nel 1889, in qualità di membro della Dipartimento della Casa Imperiale, fece un viaggio di studio visitando le principali istituzioni europee per l’educazione. Fu il primo membro giapponese del Comitato Olimpico Internazionale nel 1909 e il primo presidente della Federazione Sportiva Amatoriale giapponese quando venne fondata nel 1911. Nel 1922 fu nominato Cavaliere dell’Imperatore e nel 1938 morì in mare a bordo della Hikawa Maru di ritorno da una riunione del Comitato Olimpico al Cairo.