Description
Speculazione finanziaria contro l’Italia, poteri forti, subalternità malata a un’Europa del nord egoista, miope, masochista. «Ho vissuto tutto come un brutto sogno. Ho sentito il bisogno di spiegare l’imbroglio dello spread, chiarire l’origine della speculazione finanziaria, evidenziare chi ci ha guadagnato e chi ci ha rimesso».
«Ho voluto raccontare la crisi che hanno vissuto l’Italia e l’Europa come una sorta di diario di bordo iniziato nei giorni della caduta del governo Berlusconi. Tutto accadeva in fretta, in maniera all'apparenza ineluttabile: noi, la maggioranza del 2008, cacciati via in malo modo, additati al pubblico ludibrio per aver portato il paese sull'orlo del baratro; le sinistre, pronte a sostituirci, ma senza il coraggio di farlo. In mezzo, i tecnici a raffreddare la transizione, che entrano nel palazzo con la giustificazione fasulla di più competenza e più credibilità. Da allora è trascorso più di un anno che ha visto susseguirsi riforme sbagliate, provvedimenti inutili o, più semplicemente, norme di ordinaria amministrazione. Ho vissuto tutto questo come un brutto sogno. Ho sentito il bisogno di spiegare l’imbroglio dello spread, chiarire l’origine della speculazione finanziaria, evidenziare chi ci ha guadagnato e chi ci ha rimesso, i tanti errori fatti, le ingenuità, gli inutili conflitti interni, per testimoniare la verità, la verità dei fatti fondamentale per ogni futura convivenza civile. Finalmente questa verità comincia a venire a galla e siamo in campagna elettorale. È la democrazia. La democrazia vince sempre. La democrazia ha sempre ragione». [Renato Brunetta]
Biographical notes
Renato Brunetta, veneziano, economista, politico, saggista, professore ordinario di Economia del lavoro presso l’Università di Roma Tor Vergata, ha insegnato nelle Università di Padova, Venezia e Roma. Ministro per la Pubblica amministrazione nel governo Draghi. Parlamentare di Forza Italia dal 2008 al 2022, presidente del gruppo parlamentare alla Camera dei deputati dal 2013 al 2018. Europarlamentare di Forza Italia dal 1999 al 2008. Già ministro per la Pubblica amministrazione e l’Innovazione nel governo Berlusconi IV (2008-2011), è stato consigliere economico nei governi Craxi (1986-1987), Ciampi (1993-1994) e Berlusconi III (2001-2006).
Nella sua attività accademica è autore di numerose pubblicazioni scientifiche e di volumi in tema di economia del lavoro e relazioni industriali. Editorialista per le più importanti testate italiane, ha ricevuto molteplici riconoscimenti, tra cui il Premio Saint-Vincent per l’Economia (1988), il Premio Scanno per la migliore opera di relazioni industriali (1995), il Premio Italia Informa 2021 come personaggio dell’anno (2021), il Premio Farnèse d’Or nella sezione «Politica» (2022) e il Premio Camillo Cavour (2022) come personalità che si è particolarmente distinta nel campo della politica. Da maggio 2022 è presidente della Fondazione Venezia capitale mondiale della sostenibilità.