Description
Il tema del ritratto ha accompagnato sin dalle origini l’amicizia fra Giuseppe Guerreschi e Floriano Bodini: già dalla fine degli anni Cinquanta, infatti, entrambi sentirono l’urgenza di reinventare un tema caro alla tradizione, ma che rischiava di richiudersi su se stesso e perdere di senso. Serviva loro una chiave nuova per svecchiare il genere da archetipi codificati e farne uno strumento di scandaglio esistenziale, che uscisse dagli schemi classici e dalla retorica celebrativa, per una presa mordente sulla realtà. Questo volume, attraverso la ricerca di critici e studiosi contemporanei, intende mettere a fuoco con più chiarezza la ricerca di entrambi, facendo inoltre emergere punti di contatto, rimandi e citazioni di motivi iconografici che migrano dalla scultura alla pittura e viceversa. A entrambi gli artisti risulterà infatti presto chiaro che l’unica via possibile, coerente con le rispettive inclinazioni stilistiche, è quella della metafora figurata, dell’allegoria: far affiorare l’anatomia interna, sottoporre il volto e il corpo a metamorfosi di vario genere, trasformandolo in un cippo, o in un complesso meccanico, non è un guizzo estroso e stravagante, ma un monito senza appello alla crisi morale del presente.
Biographical notes
Luca Pietro Nicoletti è ricercatore di Storia dell’arte contemporanea all’Università degli studi di Udine. Ha pubblicato: Gualtieri di San Lazzaro (2014) e Argan e l’Einaudi (2018). Dirige dal 2015 la collana di studi “Biblioteca Passaré” per Quodlibet. Sta curando la redazione del Catalogo ragionato di Piero Dorazio ed è in procinto di pubblicare un Dizionario dedicato a Lucio Fontana.
Sara Bodini lavora dal 2015 presso Sòno, società fondata da Enrico Finzi; collabora ad archivi e pubblicazioni inerenti l’arte, la filosofia, la cultura giapponese. Dal 2005 si occupa dell’archivio del padre, lo scultore Floriano Bodini. Dal 2016 al 2018 ha diretto il Museo a lui dedicato a Gemonio (Va).
Autori Vari