Description
L’Alighieri, di certo a sua insaputa e forse suo malgrado, è stato da sempre un riferimento per gli amanti del gusto. Sarà che il cibo nella Commedia è un tema frequente, sarà che l’opera fa parte dell’immaginario collettivo, sarà che l’espressione “pan de’ li angeli” l’ha inventata lui.
Eppure gli esempi sono infiniti: un Papa si gioca il Paradiso a causa del troppo amore per le anguille di Bolsena; a Malebolge i peccatori sono bolliti e infilzati come cotechini; la dieta mediterranea è una via sicura di salute, ma anche di salvezza dello spirito…
Dopo Dante a piedi e volando, Marco Bonatti, appassionato esperto della Commedia, sceglie di immergere nuovamente le mani nell’infinito tesoro delle tre Cantiche per farne una “rilettura” enogastronomica. È infatti nella Commedia che Dante sfoga i suoi maggiori riferimenti al mangiare e al bere, nell’intento di convincerci che lui all’Inferno, in Purgatorio e poi in Paradiso, c’è stato davvero, e con il corpo. Per cui tutti e cinque i sensi sono chiamati in causa attraverso metafore e registri poetici che esprimono la “fisicità” dell’esperienza.
Un viaggio curioso e raffinato fra tentazioni materiali e pietanze spirituali, perché come scrive Dante: «Ne la chiesa coi santi, e in taverna coi ghiottoni…».
Il volume si chiude con un originale intervento e un menu dantesco di Matteo Baronetto, chef dello storico ristorante “Del Cambio” di Torino.
Biographical notes
Marco Bonatti, torinese, giornalista, è stato per 30 anni alla direzione del settimanale cattolico di Torino La voce del popolo. Collabora ad Avvenire, ha scritto per l’Osservatore romano, Famiglia cristiana e altre testate. È responsabile della comunicazione nella Commissione diocesana per la Sindone, e ha curato le relazioni istituzionali con i mass media in tutte le ostensioni recenti. La passione per Dante e la Commedia è cominciata al liceo D’Azeglio, e proseguita all’Università di Torino, grazie all’entusiasmo di docenti come Giovanni Ramella e Angelo Jacomuzzi. Negli anni ha promosso vari cicli di “letture di Dante” a Torino. Ha insegnato Teorie e tecniche della comunicazione di massa presso la scuola Firas e il Master di giornalismo dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte ed è autore di vari volumi sullo stesso argomento.