Description
Saimo, giovane laureato in un’Italia che ha da poco superato i duemila anni d.C., si ritrova a crescere nella faticosa ricerca di esprimere se stesso. In conflitto perenne con un mondo del lavoro tutt’altro che ben disposto nei suoi confronti e una serie di amori impossibili, è il passato ad avere le sembianze della svolta. Una ex fidanzata gli chiede d’incontrarsi per invitarlo al proprio matrimonio; ma quando lui le chiede se sia convinta della scelta, le incertezze sul volto della donna lo autorizzano a osare. “Fuggi via con me”, le dice, ma lei non può: “ormai è tardi per tornare indietro”.
Fuggirò con le scarpe e la sposa è una storia scritta in prima persona singolare, con un registro informale, agrodolce, talvolta amaro e disilluso, ma sovente ironico; è temporalmente frammentato, non lineare, con un protagonista che è un antieroe 2.0, impegnato a frugare nelle proprie memorie per ripercorre alcuni dei nodi più taglienti della propria vita. Una lotta sorridente contro un destino che sembra volerlo salvo ma sconfitto.
Biographical notes
Saimo Tedino nasce a Firenze nel 1980 ma potrebbe essere nato a Berlino, New York, Tel Aviv, Reykjavík o Tokyo. O Malmantile. Il mondo è il suo territorio. A soli dieci anni conosce il sesso e l’alcool. Ma soprattutto l’alcool. Nel 2005 si laurea presso la facoltà di Scienze Politiche Cesare Alfieri.
Odia le mosche, le mattine, l’I-phone, gli incidenti stradali, Coelho, Muccino e la guerra. Amante dal temperamento violento della narrativa americana e del cinema indipendente, non si impone all'attenzione e della critica e del grande pubblico con tre cortometraggi, Il destino del grano (2007), Parcheggio lunare (2008), La foresta delle scimmie (2009. Nel 2015 scrive, interpreta e dirige con Paolo Ferri il cortometraggio HOME. Vissuto tra Firenze e Londra, ha trascorso la vita scrivendo, prenotando voli Ryan Air e leggendo Bukowski. Dicono che sia “ipnotico, magico, stento a capirlo”, e a dirlo è David Lynch.