Description
«Adesso che Nanni non c'è più, anche le sue parole − le tante, tantissime parole di questo scrittore che “non ha mai scritto una parola” − corrono per il mondo con la libertà irriducibile, con la spregiudicatezza violenta che lui ha dedicato tutta la vita a raccogliere.»
Andrea Cortellessa
All’inizio degli anni Settanta Nanni Balestrini fu, tra tanti, il sismografo più sensibile di un'Italia spaventata. La violenza teneva in scacco la penisola, in tutto il mondo si guardava con apprensione a quello che stava succedendo.
Gli anni di piombo erano solo la manifestazione di qualcosa di più sottile e più feroce che scorreva dentro le vene del nostro paese.
La violenza illustrata, nel 1976, segnò l’evidenza – anche linguistica – di tutto questo. Il linguaggio, così rapido, disarticolato, dava conto di un sistema minato nelle fondamenta. Quell’edificio che sembrava solido, dopo la ricostruzione postbellica, in realtà aveva buchi che erano come fori di proiettile. I testi febbricitanti di Balestrini raccontavano quei fori.
A distanza di oltre quarant’anni, e dopo l’ennesima sbornia di finto benessere, l’Italia e il mondo intero vivono il momento forse più violento dell’ultimo torno di secolo.
È parso drammaticamente naturale, a Nanni Balestrini, tornare a osservare quel sismografo impazzito. È così che nasce, per puro istinto civile, questo nuovo progetto: gli attacchi alla Siria, il ghigno di Trump, la violenza sorridente delle foto di gruppo dei G20, la caccia all’uomo per il colore della pelle, fino agli sbarchi non autorizzati. Balestrini saccheggia i giornali, mette insieme pezzi di discorso dei cosiddetti media per far sentire quanta violenza c’è dentro la retorica ufficiale.
La nuova violenza illustrata, che raccoglie in un unico volume quarant’anni di violenza, è il documento più lancinante su quella cosa così contraddittoria che chiamiamo pace.
Sulle guerre sotterranee che ne increspano la superficie, e su quelle che le deturpano la faccia.
Biographical notes
Ha fondato riviste, case editrici e cooperative; realizzato spettacoli teatrali e musicali, trasmissioni radiotelevisive e spazi telematici; organizzato festival, mostre e infiniti altri eventi. Pioniere dei nuovi linguaggi e della loro intermediazione, Balestrini «artista totale della parola» – come lo ha definito Tommaso Ottonieri – è stato l’anima dell’avanguardia italiana del secondo Novecento e del Duemila.
È autore di: Tristano (1966), Vogliamo tutto (1971), Gli invisibili (1987), L’editore (1989), Una mattina ci siam svegliati (1995), Sandokan (2004), Carbonia. Eravamo tutti comunisti (2013) e Ci abbiamo provato. Parole e immagini del Settantasette con Tano D’Amico (2017).
Il suo ultimo libro di poesia è L’esplosione (2019), mentre le Poesie complete, ordinate da lui stesso, sono state raccolte in tre volumi fra il 2015 e il 2018. La violenza illustrata uscì una prima volta nel 1976 e successivamente, rivisto dall’autore, nel 2001 e nel 2011.