Description
«Questo studio senza paragoni rivela in che modo l'Europa e gli Stati Uniti contribuirono all'olocausto del popolo congolese compiuto da re Leopoldo II.»
Nadine Gordimer
«Tutto il ritmo e l'azione di un grande romanzo. »
Robert Harris
«Un'approfondita ricostruzione della crudeltà e dell'avidità che furono il motore dell’avventura europea in Africa. »
Mario Vargas Llosa
Sul finire del xix secolo, mentre le grandi potenze europee si spartiscono il continente africano, re Leopoldo ii del Belgio si impossessa di un vasto e inesplorato territorio lungo il fiume Congo. E mentre a livello internazionale si costruisce una reputazione di grande filantropo, dà in realtà inizio a una delle più brutali colonizzazioni della storia riducendo in schiavitù la popolazione locale, saccheggiandone le ricchezze e portando avanti un genocidio che costa la vita a oltre dieci milioni di persone. Gli spettri del Congo è il racconto di un uomo dalla crudeltà megalomane e mostruosa, ma è anche il ritratto commovente di quanti hanno avuto il coraggio di combatterlo. Porta infatti alla luce le gesta eroiche di missionari, viaggiatori, idealisti diventati testimoni del terribile olocausto: da Edmund Morel, il giovane dipendente di una compagnia di navigazione diventato guida del movimento internazionale di protesta, a George Williams e William Sheppard, i due coraggiosi afroamericani che a rischio di enormi pericoli hanno mostrato al mondo le prove di quanto stava succedendo in quella regione dell’Africa. Con grande forza Adam Hochschild pone nuovamente sotto gli sguardi e le coscienze dell’Occidente una tragedia troppo a lungo dimenticata, che scava alle origini del razzismo e del colonialismo di oggi.
Nadine Gordimer
«Tutto il ritmo e l'azione di un grande romanzo. »
Robert Harris
«Un'approfondita ricostruzione della crudeltà e dell'avidità che furono il motore dell’avventura europea in Africa. »
Mario Vargas Llosa
Sul finire del xix secolo, mentre le grandi potenze europee si spartiscono il continente africano, re Leopoldo ii del Belgio si impossessa di un vasto e inesplorato territorio lungo il fiume Congo. E mentre a livello internazionale si costruisce una reputazione di grande filantropo, dà in realtà inizio a una delle più brutali colonizzazioni della storia riducendo in schiavitù la popolazione locale, saccheggiandone le ricchezze e portando avanti un genocidio che costa la vita a oltre dieci milioni di persone. Gli spettri del Congo è il racconto di un uomo dalla crudeltà megalomane e mostruosa, ma è anche il ritratto commovente di quanti hanno avuto il coraggio di combatterlo. Porta infatti alla luce le gesta eroiche di missionari, viaggiatori, idealisti diventati testimoni del terribile olocausto: da Edmund Morel, il giovane dipendente di una compagnia di navigazione diventato guida del movimento internazionale di protesta, a George Williams e William Sheppard, i due coraggiosi afroamericani che a rischio di enormi pericoli hanno mostrato al mondo le prove di quanto stava succedendo in quella regione dell’Africa. Con grande forza Adam Hochschild pone nuovamente sotto gli sguardi e le coscienze dell’Occidente una tragedia troppo a lungo dimenticata, che scava alle origini del razzismo e del colonialismo di oggi.
Biographical notes
ADAM HOCHSCHILD (1942) è uno scrittore, giornalista e storico statunitense. Ha collaborato con «The New Yorker», «Harper’s Magazi - ne», «The New York Review of Books». Con Gli spettri del Congo ha vinto il Duff Cooper Prize.
Foto dell’autore: © Kim Kulish / Getty Images