Venezia e il Ghetto

Cinquecento anni del «recinto degli ebrei»
Anno:
2016
Numero pagine:
224
ISBN:
9788833974644
DRM:
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Description

Poco più di cinquecento anni fa, il 29 marzo 1516, il Senato della Serenissima Repubblica di Venezia deliberò che gli ebrei di diverse contrade cittadine si trasferissero «uniti» (cioè tutti) nella corte di case site in Ghetto, presso San Girolamo. Nasceva così il primo «recinto degli ebrei». Si trattava in età medievale del «geto de rame», il luogo in cui venivano riversati («gettati») gli scarti della lavorazione delle fonderie presenti nella zona.
Nel corso dei secoli, e in tutti i continenti, questa parola veneziana sarebbe presto diventata sinonimo di segregazione. Nato come misura di confinamento, il Ghetto diviene in breve tempo un luogo effervescente e cosmopolita, che accoglie gli ebrei provenienti dai luoghi più diversi, spesso legati al commercio internazionale della Repubblica veneziana. La struttura architettonica delle sue case, inusuale per Venezia – con i suoi immobili sviluppati in altezza per far posto al numero crescente di abitanti confinati al loro interno –, si intreccia con la vicenda storica del luogo, decisamente centrale per l’Italia e per l’Europa. Qui sorgono i banchi di pegno dai quali passerà buona parte del prestito di denaro della potenza lagunare, ma nel Ghetto non mancano professioni liberali e attività culturali, che fanno di Venezia una delle capitali indiscusse del mondo ebraico. Con un approccio che abbraccia la città nel suo complesso, Calabi getta una nuova luce sulle relazioni e i rapporti che, nonostante le norme, esistevano tra la Comunità ebraica e il resto della società civile.


Biographical notes

Donatella Calabi ha insegnato Storia della città e del territorio all’Università iuav di Venezia (1974-2014). È stata Directeur d’études invité all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, Visiting Professor dell’Università Cattolica di Lovanio, della British Academy di Londra, Honorary Fellow della University of Leicester.
Ha insegnato e tenuto corsi a Harvard, al mit, alla Université de Paris VIII, all’École Nationale Supérieure d’Architecture de Paris-La Villette, all’Institut Français d’Urbanisme, alla Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Madrid, alle Universidades de São Paulo e de São Carlos del Brasile e all’École des Hautes Études en Sciences Culturelles de Tokyo. Presidente onorario della European Association of Urban Historians (EAUH) e dell’Associazione Italiana di Storia Urbana (AISU), ha diretto la collana «Storia della città» edita da Laterza; è membro del board editoriale delle riviste «Planning Perspectives», «Città Bene Comune», «Venetica», «Studi veneziani»; è stata condirettore di «Città e storia». Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo Rialto. Le fabbriche e il ponte: 1514-1591 (con P. Morachiello, 1987), La città degli ebrei (con E. Concina e U. Camerino, 1991, 1996), Les Étrangers dans la ville (con J. Bottin, 1999), Storia dell’urbanistica europea (2000, 2004), La città del primo Rinascimento (2001), Storia della città. L’età moderna (2001), The Market and the City. Square, Street and Architecture in Early Modern Europe (2004), Storia della città. L’età contemporanea (2005), Cities and Cultural Exchange in Europe, 1400-1700 (curato con S.T. Christensen, 2007) e The Rialto. Venice’s island market (2022). Ha vinto il premio alla carriera Peter Hall dell’International Planning History Society 2024.


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45.44533171, 12.32636302

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