Description
Nel leggere il titolo e sottotitolo di questo libro, forse qualcuno potrebbe sorprendersi che concetti così astratti come “identità” e “relazione” abbiano a che fare non solo con una realtà concreta e singolare come la corporeità umana, ma soprattutto con ciò di cui essa è condizione, ovvero l’Io, sorgente degli atti umani che rivelano persona. Il saggio vuole descrivere proprio il rapporto fra queste realtà, apparentemente così lontane le une dalle altre, perché – e questa è la tesi centrale – l’origine ed il destino della libertà umana si trova nella relazione con altre persone.
A partire da questa tesi l’autore traccia una storia filosofica dell’identità in tre tappe fondamentali: la visione dell’identità come corporeità razionale, che corrisponderebbe al principio d’individualizzazione della metafisica classica ovvero alla materia signata quantitate; la visione moderna dell’identità come autocoscienza; e, infine, la visione post-moderna del rifiuto dell’identità e della sua sostituzione con le differenze. La tesi proposta in questo saggio tiene conto della verità parziale contenuta in questi modi di concepire l’identità. Secondo l’autore, l’identità non è costituita solo da corporeità, autocoscienza, ma anche dalle differenze, specialmente dall’alterità, anzi essa è presente in ognuna delle sue relazioni. Psicologia, neuroscienze e sociologia sono alcune delle discipline da cui si prende spunto nel tentativo di confermare la validità di questa tesi.
Antonio Malo, laureato in Filologia e Filosofia all’Università di Navarra (Spagna), è Ordinario di Antropologia Filosofica presso la Pontificia Università della Santa Croce. È autore dei seguenti libri: Certezza e volontà. Saggio sull’etica cartesiana (Roma, 1994); Antropologia dell’Affettività (Roma, 1999), tradotto anche in spagnolo (Pamplona, 2004); Introduzione alla Psicologia (Firenze, 2002), tradotto anche in spagnolo (Pamplona, 2007), Il senso antropologico dell’azione. Paradigmi e prospettive (Roma, 2004); Diálogos en torno a la verdad personal (Madrid, 2007); Cartesio e la postmodernità (Roma, 2011); Essere persona. Un'antropologia dell'identità (Roma 2013).
Biographical notes
Antonio Malo è Professore Ordinario di Antropologia presso la Pontificia Università della Santa Croce. È membro del Comitato scientifico della Rivista “Acta Philosophica” (Roma), del “Centro di Ricerche di Ontologia Relazionale” (ROR) dell’Università della Santa Croce, del “Centro para el Estudio de las Relaciones Interpersonales” (CERI) dell’Università Austral (Argentina) e della Facoltà di Psicologia dell’Università di Piura (Perù). Professore visitante in varie Università americane. La sua ricerca verte sull’antropologia dell’affettività, la teoria dell’azione, le relazioni umane e la filosofia del dono. Tra le sue opere in italiano ricordiamo: Antropologia dell’Affettività (Roma 1999), Introduzione alla psicologia (Milano 2002), Il senso antropologico dell’azione (Roma 2004), Io e gli altri. Dall’identità alla relazione (Roma 2010), Cartesio e la postmodernità (Roma 2011), Essere persona. Un’antropologia dell’identità (Roma 2013), Uomo o donna. Una differenza che conta (Milano 2017); Antropologia del perdono (Roma 2018); Svelare il mistero. Filosofia e narrazione a confronto (Roma 2021).