Description
Spesso capita di incontrare persone che irradiano gioia. Che sembrano aver trovato il loro posto nel mondo. Non che siano perfette, o che la vita per loro sia facile. Ma danno l’impressione di ricavare una profonda soddisfazione dal fare ciò che fanno. Guardandole, viene da pensare che la felicità non sia un sentimento, ma una visione del mondo, conquistata attraverso un percorso di vita che l’autore immagina con la forma di una doppia montagna.
Per la prima parte dell’esistenza, hanno inseguito traguardi che corrispondono alle aspettative generali. Hanno ottenuto successo, potere, reputazione e appagamento personale. Ma giunte in vetta, si sono guardate intorno e hanno sentito dentro il tarlo dell’insoddisfazione: questa non è la mia meta finale, non è quello che desideravo veramente.
Oppure, sopraggiunge un fallimento, una delusione, un lutto a buttarle giù da quella vetta che sembrava a tutta prima così seducente. E a quel punto, a valle, parte un sentiero che conduce a un secondo obiettivo, quello che vale davvero la pena raggiungere: spostare il fuoco da noi stessi agli altri. Consacrarci alla famiglia, scoprire una vocazione, ispirarsi a una filosofia o a una fede, dedicarci a una comunità: sono queste le quattro ispirazioni, i quattro impegni che ci danno la possibilità di realizzare noi stessi e scoprire la bellezza dell’interdipendenza tra le cose e le persone.
Questa è la seconda montagna. David Brooks, col suo messaggio potente e provocatorio, mette in discussione i fondamenti della nostra società e della nostra cultura delle relazioni, così celebrativa della libertà individuale. Mostra a chi legge la magia che nasce dal porre gli altri al centro della propria vita: la felicità può tramutarsi in qualcosa di più puro, rotondo, gratificante. Può trasformarsi in gioia.