Description
«Matteotti procedeva a passo svelto. All'improvviso due uomini interruppero il corso dei suoi pensieri. Lo afferrarono bruscamente, cercando di trascinarlo a forza verso la strada. Ad attenderli, un'elegante auto scura»: è il 10 giugno 1924 quando il parlamentare socialista Giacomo Matteotti viene rapito in pieno giorno. I giornali seguono passo passo le indagini, dalle quali emergerà chiaramente come i mandanti dell'agguato siano da ricercare nelle alte sfere del potere politico. Ci sono tutte le premesse di un terremoto istituzionale: l'Italia è percorsa da un sentimento d'indignazione nei confronti delle violenze fasciste. Ma lo sdegno dell'opinione pubblica e lo scandalo delle forze politiche non basteranno a proteggere la democrazia.
Giovanni Borgognone racconta quei mesi convulsi. Da quel 10 giugno 1924 al 3 gennaio 1925 quando Mussolini, parlando alla Camera, si assume, lui solo, la responsabilità politica, morale, storica di quanto è avvenuto. Sono passati sei mesi e l'Italia si scopre sotto una dittatura.
Biographical notes
Giovanni Borgognone è ricercatore di Storia delle dottrine politiche all'Università di Torino. Corrispondente di "Passato e presente", membro del comitato editoriale dell'"Indice dei libri" e della direzione di "Storia del pensiero politico", ha curato il quinto volume della Storia della Shoah (Torino 2006) ed è autore di numerosi saggi e volumi, tra cui Il socialismo dal basso. Hal Draper e la rifondazione democratica del marxismo (Firenze 2008), Superpower Europe? Interpretazioni statunitensi del «sogno europeo» (Milano 2010), Tea party. La rivolta populista e la destra americana(con M. Mazzonis, Marsilio 2012) e Storia degli Stati Uniti. La democrazia americana dalla fondazione all'era globale (Feltrinelli 2013).