Description
Le elezioni del 14 aprile 2008 (e poi il trionfo di Alemanno al Comune di Roma) hanno segnato la conclusione di un ciclo politico, condannando la sinistra italiana a un’opposizione che si prefigura assai lunga. Ma quali sono le cause di questo tracollo? Quali sono le prospettive politiche del nostro paese? Perché oggi l’opposizione non riesce più a far sentire la sua voce? Rodolfo Brancoli racconta dall’interno gli ultimi anni della politica italiana, in grandissima libertà, senza riguardi per nessuno. Ripercorre la sequela degli errori della coalizione di centrosinistra e dei suoi leader: la mancanza di una visione condivisa del futuro del paese; la frammentazione in partitini dominati da leader ambiziosi e litigiosi, ma privi di una strategia che avesse altri scopi oltre la visibilità mediatica; le beghe nella creazione delle liste; le rivalità e i contrasti, personali prima che politici, tra i ministri. Senza dimenticare le ambizioni e le interferenze politiche di Confindustria (Luca Cordero di Montezemolo), della Chiesa (con l’interventismo di Ruini) e della stampa (il «terzismo»). Brancoli ci regala anche una galleria di illuminanti (e a volte perfidi) ritratti dei protagonisti di questa stagione, visti da vicino nei vertici internazionali e nel consiglio dei ministri. Vengono così messi a nudo le amicizie, gli odi, la protervia della casta. Fine corsa ci aiuta a capire i reali meccanismi della politica (e il suo mercato con tanto di trattative segrete), oltre le illusioni del teatrino televisivo (ci sono persino gli accordi preelettorali sottoscritti dai politici sui candidati «sicuri»). Coglie anche le cause profonde della svolta della politica italiana che hanno portato al fallimento del progetto prodiano: il ritorno al proporzionale e la rivincita dei partiti; la riclericalizzazione della Chiesa e l’erosione del cattolicesimo democratico; la riideologizzazione della politica internazionale, con la fine del multilateralismo e la divisione dell’Europa. Fine corsa è un’analisi lucida e amara del nostro recente passato e getta le basi per la riflessione sul futuro (o sulla rifondazione) della sinistra italiana.