Il libro è dedicato alla narrativa italiana nell’arco di tempo compreso tra il 1981 (quando esce il primo libro di De Carlo, Treno di panna) e il 1999. Il materiale è suddiviso in due capitoli. Il primo è intotolato Profondo rosso in omaggio a Dario Argento e parla del mondo strampalato di Aldo Nove e di quello spaventoso di Niccolò Ammaniti e Simona Vinci con riferimenti ai fumetti, al rock e al rap. Nel secondo capitolo intitolato In fuga parlo dei romanzi di De Carlo, di Brizzi e di Route 66, il romanzo uscito nel 1999 sotto il falso nome di Aldo Dieci, una sigla che riunisce in incognito Nicola Lagioia e Andrea Piva. Forse in omaggio al detto di Alfred Döblin: «Se i miei romanzi sopravviveranno, spero che il futuro li attribuisca a quattro persone diverse».