Description
Sono passati cinque anni da quando, nel gennaio del 2008, Barack Obama cominciò la sua battaglia per la conquista della Casa Bianca. La sua sfida di un rilancio del primato americano, basato su una nuova piattaforma ideale e politica – allargamento dei diritti e redistribuzione delle opportunità, in politica interna; ricerca di una nuova strategia in politica estera –, si presentava come una svolta radicale rispetto all’eredità della precedente amministrazione Bush. La battaglia elettorale, prima per le primarie democratiche, poi per le presidenziali del novembre 2008, si era conclusa con un trionfo che aveva sancito anche un cambio di stile, un’innovazione radicale nella comunicazione politica, la nascita di grandi aspettative di cambiamento. Il passaggio dalle promesse alla realtà (verrebbe da dire dalla poesia alla prosa), in questi quattro anni di primo mandato, fino alla non scontata rielezione, ha rappresentato di certo una vicenda più difficile e controversa, segnata dai venti di una profonda crisi economica globale, dalle difficoltà del cambiamento interno, e dai ripiegamenti che ne sono seguiti. Eppure, proprio nell’impatto con la difficile realtà del governo, la prospettiva politica di Obama presidente risulta non meno importante di quella dell’outsider innovatore. Questo libro raccoglie i discorsi più significativi del primo mandato, per arrivare al discorso di insediamento del secondo mandato nel gennaio 2013. Vi si troveranno l’annuncio della morte di Osama bin Laden, l’appassionata difesa di una riforma sanitaria solo parzialmente riuscita, la rivendicazione del salvataggio della Chrysler grazie a un forte finanziamento pubblico, la lettura del fenomeno della «primavera araba» e le difficili scelte sullo scacchiere medio-orientale, fino al raggiungimento dell’accordo fiscale. In un mondo che esalta troppo spesso le virtù taumaturgiche della leadership personale, la figura di Obama presidente si presenta con una sua peculiarità forte, con uno spessore che ne rende il ritratto forse meno oleografico, ma di certo sempre più centrale nello scenario della politica mondiale.