Description
Lontana dai riflettori, c’è un’Italia industriale che ha resistito con orgoglio alle conseguenze della crisi finanziaria del 2008. Nei settori tipici del Made in Italy manifatturiero, un bel numero di piccole imprese ha tenuto saldamente le posizioni, nonostante l’ambiente fosse diventato improvvisamente ostile. In questo gruppo, si sono presto distinte delle autentiche lepri manifatturiere, che hanno adattato rapidamente i loro modelli di business al nuovo contesto economico, hanno individuato nuovi territori competitivi spesso ancora inesplorati e hanno cominciato a correre, correre, correre. Questo libro analizza le performance di tutte le 1548 imprese italiane del Made in Italy manifatturiero che alla vigilia della crisi avevano un fatturato compreso tra 10 e 12,9 milioni di euro, attraverso lo studio dei loro bilanci dal 2004 al 2010. La ricerca individua le ragioni che spiegano perché certe imprese hanno continuato imperterrite a macinare risultati positivi mentre il mercato crollava. Di tre casi (Gervasoni di Udine, Terruzzi Fercalx di Bergamo e Andrea Montelpare di Fermo) viene ricostruito il percorso di sviluppo, in cui arte manifatturiera e intuito strategico si combinano con la lungimiranza e il senso di responsabilità delle famiglie imprenditoriali proprietarie.
Biographical notes
Paolo Gubitta PhD è professore straordinario di Organizzazione aziendale all'Università di Padova e direttore scientifico dell’Area Imprenditorialità del CUOA.
Alessandra Tognazzo PhD è assegnista di ricerca del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali “Marco Fanno” dell’Università di Padova.
Saverio Dave Favaron è collaboratore di ricerca del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali “Marco Fanno” dell’Università di Padova.