Description
L’Italia è un paese sempre in cerca della verità, incapace di fare i conti col proprio passato. Il doppio livello non è la fotografia di una mente diabolica che avrebbe deciso i destini del nostro paese. Il doppio livello è un progetto di potere, chiaro e organizzatissimo, il cui esito finale è sempre stato quello di camuffare e coprire con “false bandiere” il reale corso degli avvenimenti. Non un contropotere, ma il potere tout court: cinico, invisibile, violento. In questo libro trovate i nomi e le biografie di chi è coinvolto nella destabilizzazione che ha segnato il nostro paese, da Portella della Ginestra fino ai delitti eccellenti di Falcone e Borsellino passando per piazza Fontana, l’Italicus, piazza della Loggia, la P2, Gladio... Un lavoro di ricostruzione durato anni che, senza dietrologie, collega piste disseminate in decine e decine di procedimenti giudiziari. Un materiale enorme, fatto anche di testimonianze inedite e decisive come quella di un ex appartenente a Gladio che molto sa sulle dinamiche della strage di Capaci e sul perché la mafia c’entri solo in parte. L’autrice racconta la nascita della cosiddetta Rete atlantica e come sia stato possibile che uomini della Nato operativi nelle basi italiane e funzionari Cia abbiano stretto legami forti con appartenenti a gruppi neofascisti, da Ordine nuovo ad Avanguardia nazionale. Molti di questi diventeranno pedine dello stragismo. Il doppio livello cerca ambienti in cui infiltrarsi o da costruire ad hoc, come nel caso della P2. E uomini di fiducia, come Giulio Andreotti. Il libro dimostra che l’Italia è stata per anni eterodiretta, complice anche la fragilità istituzionale, e c’è già chi legge gli ultimi avvenimenti politici come una possibile ricaduta in un passato che a maggior ragione oggi non dobbiamo dimenticare
Biographical notes
Stefania Limiti è nata a Roma ed è laureata in Scienze politiche. Giornalista professionista,
ha collaborato con varie testate, in particolare con il settimanale «Gente»,
su temi di attualità e di politica internazionale. Inoltre ha lavorato per «l’Espresso»,
«Left», «La Rinascita della Sinistra» e «Aprile». Si è dedicata negli ultimi due anni
alla ricostruzione di pezzi ancora oscuri della nostra storia attraverso la lettura delle
sentenze giudiziarie e interviste ai protagonisti: il risultato di questo lavoro giornalistico
viene presentato nelle pagine seguenti.
Segue con molta attenzione la questione palestinese e ha scritto I fantasmi di Sharon
(Sinnos 2002), nel quale ricostruisce la strage nei campi profughi di Sabra e Shatila
e le responsabilità libanesi e israeliane, e «Mi hanno rapito a Roma» (Edizioni L’Unità
2006) sulla vicenda del sequestro da parte del Mossad di Mordechai Vanunu,
che mise l’Italia sotto i riflettori del mondo intero nel 1986. Inoltre ha realizzato
un’inchiesta sul dossier di Bob Kennedy sull’assassinio del presidente degli Stati
Uniti dal titolo Il complotto. La controinchiesta segreta dei Kennedy sull’omicidio di
Jfk (Nutrimenti, 2012). Con Chiarelettere ha pubblicato "L’Anello della Repubblica"
(2009), più volte ristampato.