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Description
Boardman, Tasker e il Changabang: un classico dell'alpinismo
«È un piano assurdo. Tuttavia, se riuscirete, sarà la cosa più ardua mai compiuta in Himalaya.» Così commentò Chris Bonington quando Peter Boardman e Joe Tasker gli presentarono, nel 1976, il loro progetto di scalare la parete ovest del Changabang: la Montagna di Luce. E la risposta del più grande alpinista inglese fu la più ottimista: la maggior parte riteneva la salita impossibile, in particolare se condotta in stile leggero. L’idea era stata di Joe Tasker. Aveva fotografato la distesa di granito bianco, puro e splendente della parete ovest in una precedente spedizione e aveva chiesto a Pete di tornare con lui l’anno successivo. Pete accettò e, dopo un mese di assedio e di sofferenze, la parete cedette ai due amici, segnando uno dei più grandi eventi alpinistici di tutti i tempi.
Ma il racconto della salita nella Montgna di luce è anche la storia di come scalare una montagna possa diventare un obiettivo totalizzante, delle tensioni inevitabili in quaranta giorni di isolamento in una spedizione a due, e soprattutto di un’amicizia, stramba e bellissima, distaccata eppure premurosa, come solo due inglesi possono concepirla, e come emerge pienamente dai diari di Tasker, riportati nel testo.
«È un piano assurdo. Tuttavia, se riuscirete, sarà la cosa più ardua mai compiuta in Himalaya.» Così commentò Chris Bonington quando Peter Boardman e Joe Tasker gli presentarono, nel 1976, il loro progetto di scalare la parete ovest del Changabang: la Montagna di Luce. E la risposta del più grande alpinista inglese fu la più ottimista: la maggior parte riteneva la salita impossibile, in particolare se condotta in stile leggero. L’idea era stata di Joe Tasker. Aveva fotografato la distesa di granito bianco, puro e splendente della parete ovest in una precedente spedizione e aveva chiesto a Pete di tornare con lui l’anno successivo. Pete accettò e, dopo un mese di assedio e di sofferenze, la parete cedette ai due amici, segnando uno dei più grandi eventi alpinistici di tutti i tempi.
Ma il racconto della salita nella Montgna di luce è anche la storia di come scalare una montagna possa diventare un obiettivo totalizzante, delle tensioni inevitabili in quaranta giorni di isolamento in una spedizione a due, e soprattutto di un’amicizia, stramba e bellissima, distaccata eppure premurosa, come solo due inglesi possono concepirla, e come emerge pienamente dai diari di Tasker, riportati nel testo.
Biographical notes
Peter Boardman (Cheshire, Inghilterra, 1950 - Everest, Tibet, 1982) è stato uno dei più grandi alpinisti inglesi. È stato istruttore di alpinismo e vicepresidente del British Mountaineering Council, il club alpino inglese. Ha preso parte alla vincente spedizione all'Everest guidata da Chris Bonington nel 1975, ha effettuato una scalata quasi impossibile del Changabang con Joe Tasker nel 1976 e ha continuato con il Kangchenjunga e il tentativo al K2, sconfitto solo dal maltempo. Nel marzo 1982, poi, ha intrapreso una piccola spedizione con Chris Bonington, Joe Tasker e Dick Renshaw all’allora inviolata cresta nord-ovest dell’Everest, dove, con il compagno di sempre Joe Tasker, ha tragicamente perso la vita.
Peter Boardman è autore di libri di montagna pluripremiati e a lui e al suo compagno di cordata è intitolato uno dei più prestigiosi premi letterari del settore, il Boardman Tasker Prize.
Peter Boardman è autore di libri di montagna pluripremiati e a lui e al suo compagno di cordata è intitolato uno dei più prestigiosi premi letterari del settore, il Boardman Tasker Prize.
