Primo Mazzolari

Un testimone "in Cristo" con l’anima del profeta
Autore:
Anno:
2013
ISBN:
9788870987423
DRM:
Social DRM
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Reflowable

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Description

La vita e l'opera di don Primo Mazzolari si impongono, a oltre cinquant'anni dalla morte, con la forza inalterata della testimonianza, dell'esempio, dell'ispirazione profetica e della guida del cammino del cristiano sulle strade del mondo. L'opera del parroco di Bozzolo (1890-1959) si iscrive così nel perenne invito al rinnovamento ecclesiale, e all'ostinata fiducia nel "volto inconfondibile della rivoluzione cristiana".


Biographical notes

Arturo Chiodi - Tornata (Cr) 1920 - Bolzano 2003 - è stato giornalista di spicco del mantovano. Particolarmente legato a Bozzolo suo paese d'elezione, inizia in quei luoghi la carriera professionale sulla scorta della grande passione politica maturata nella straordinaria stagione del primo dopoguerra. A Bozzolo, Chiodi fu fra i tanti ragazzi vicini a don Primo Mazzolari, condividendone le idee e l'opposizione al fascismo. Dopo l'8 settembre 1943 non rispose al bando della Repubblica Sociale Italiana rifugiandosi avventurosamente in Svizzera. Rientrato a Bozzolo, la laurea in lettere gli offrì l'opportunità dell'insegnamento all'Istituto magistrale di Mantova e, contemporaneamente, il lavoro di giornalista nel quotidiano del C.L.N. 'Mantova Libera' e poi, a tempo pieno, alla 'Gazzetta di Mantova', componente il comitato di direzione con Piero Dallamano e Luigi Grigato, quindi vicedirettore fino al giugno 1949. Lasciata Mantova per Roma, chiamato al servizio propaganda e studi della Democrazia Cristiana, rientrò nel giornalismo nel 1950 come direttore del quotidiano 'Voce adriatica' ad Ancona. Diviene successivamente redattore capo del 'Popolo', quotidiano della Democrazia Cristiana, e direttore del settimanale 'Libertas'. Nel 1952 l'ingresso in Rai, dove avvia il Giornale radio del Terzo programma. Torna alla carta stampata, con le direzioni del 'Popolo di Milano', nel 1956 del 'Giornale del mattino' di Firenze, del settimanale 'Rotosei' e, a Torino, della 'Gazzetta del Popolo', fino al 1964. Tornato in Rai, gli viene affidato l'ufficio di Ginevra, con incarichi di inviato per gli eventi della diplomazia europea, successivamente a Roma, la sezione dei rapporti con l'estero. In questo periodo si riaccende la passione politica: Chiodi è a fianco di Benigno Zaccagnini, segretario della Dc nei giorni tragici del sequestro Moro, quindi capo ufficio stampa del ministro dell'Interno Rognoni fino al 1984. In tempi più recenti, Chiodi insegna all'Istituto di formazione al giornalismo di Milano, seguendo anche l'attività della Fondazione Ratti a Como. E' tra i fondatori della Fondazione Mazzolari a Bozzolo.

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