Description
L’apparato scenico e organizzativo delle feste di laurea nella Roma del XVII secolo, fino ad oggi rimasto nell’ombra, riemerge dai documenti che descrivono l’aspetto aristocraticamente intellettuale della cerimonia.
I frontespizi delle tesi di laurea disegnati e incisi dai più importanti artisti del tempo, fra cui spicca Pietro da Cortona, e i suoi collaboratori italiani e stranieri, danno lo spunto per illustrare filologicamente – attraverso simboli, allegorie, metafore, passaggi analogico-traspositivi, metamorfosi – il pensiero della filosofia ermetica con richiamo diretto ai procedimenti alchemici finalizzati al conseguimento della virtù.
Attingendo ad antiche fonti del pensiero, 1’Autrice restituisce con sagacia narrativa e coerenza scientifica un mosaico di identità iconologiche e iconografiche utili per gli studi storico-artistici e per conoscere atteggiamenti culturali del Seicento: un’epoca che continuò a cercare il Vero confrontando verità antiche e moderne, talora in contrasto con il cattolicesimo, ma tutte viste come momenti dello spirito. In tal senso l’Autrice parla di culture differenziate, come l’alchimia e l’ermetismo, presenti in Roma in personaggi di fede cattolica, ma anche delle antinomie del pensiero di Galilei e Campanella o estetiche di Caravaggio e Pietro da Cortona.
Tutto questo nello splendore barocco di materia e spirito della Roma dei papi, con uno sguardo particolare al pontificato di Alessandro VII Chigi e alla cerchia culturale di Cristina di Svezia.
Antonella Pampalone, alla lunga carriera di docente di Storia dell’arte e poi di funzionaria del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ha affiancato una attività di ricerca, sempre supportata da una rigorosa indagine documentaria, sui più diversi aspetti della produzione artistica romana dal XVI al XVIII secolo. Dopo i fondamentali studi sulla pittura di Giacinto Brandi e Lazzaro Baldi, ha pubblicato numerosi saggi scientifici, cataloghi di mostre e alcuni libri, tra i quali si ricordano La cappella della famiglia Spada nella Chiesa Nuova: testimonianze documentarie (1993) e Inquietudine e malinconia in Francesco Cozza calabrese (2008). Negli ultimi anni si è occupata, tra l’altro, di confraternite, di produzione e commercializzazione di merletti e di raccolte di quadri nelle botteghe dei barbieri a Roma nel Seicento. Medaglia d’argento come Benemerita della Scuola della Cultura e dell’Arte, assegnatale dal Presidente della Repubblica Oscar Scalfaro (1997), dal 2013 è membro d’Onore della Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon.