Description
Il lavoro ripercorre la storia dello ZKM Zentrum für Kunst und Medien di Karlsruhe, a partire dalla sua architettura, dalle idee e tradizione teorica di cui è stato incubatore fin dagli esordi, sino ad arrivare all’analisi di alcune mostre che ne hanno rappresentato i momenti espositivi più rilevanti.
La prima parte “Media” ricostruisce le vicende della concezione e fondazione dell’istituzione ad opera dello storico dell’arte e dell’architettura Heinrich Klotz (1931-1999). La seconda sezione “Spazio” parte dal contesto del centro nella sua duplice natura di museo e ‘fabbrica del pensiero’ per avanzare alcune ipotesi critiche per l’analisi dell’istituzione a partire dalla peculiarità del pensiero teorico che l’ha attraversata.
La terza parte intitolata “Display” analizza alcune mostre che hanno avuto luogo presso lo ZKM, attraverso la selezione di cinque casi studio studio (MindFrames, Moments, Iconoclash, Making Things Public, Reset Modernity!) e due antecedenti storici (Les Immatériaux e Laboratorium) nei quali il “display” diviene lo strumento di analisi dello spazio espositivo. La cibernetica muove lo studio.
Biographical notes
Giulia Bini è curatrice, ricercatrice e teorica. Laureata in Scienze storico-artistiche, indirizzo Arte contemporanea, presso la Sapienza Università di Roma, ha conseguito la laurea magistrale in Progettazione e produzione delle arti visive presso l’Università Iuav di Venezia, dove nel 2017 completa un dottorato in Composizione architettonica e cultura visuale. È stata membro del team curatoriale dello ZKM | Karlsruhe dal 2014 al 2017. Dal 2018 è curatrice e manager di produzione presso l’EPFL Pavilions dell’Ecole Polytechnique Fédérale di Losanna, e dal 2021 responsabile del programma “Enter the Hyper-Scientific”.