Description
I racconti brevi di Sholem Aleichem, considerato il padre fondatore della letteratura yiddish, dischiudono un universo affascinante e ricchissimo in cui trovano spazio rabbini, orologi rotti e lezioni di violino, e in cui i riti religiosi e le tradizioni familiari costituiscono il telaio sul quale ogni storia sviluppa la propria trama. Grazie a una formidabile galleria di personaggi e di caratteri riprende vita la dimensione quotidiana di un mondo ormai perduto, che l’autore rievoca con vivido realismo, calda umanità e magistrale ironia. In questo volume, a cura di Franco Bezza, Haim Burstin e Anna Linda Callow, sono raccolti quattro indimenticabili racconti scritti tra il 1900 e il 1915: Buon anno!, Il piccolo «tallet», La pendola e Il violino.
Biographical notes
Della sua vasta produzione in italiano citiamo Marienbad (trad. it. 1918, 1963 e 1989), Racconti della Shtetl. Scene di vita ebraica in un’Europa scomparsa (trad. it. 1982), l’autobiografia Tornando dalla fiera (trad. it. 1987), Un consiglio avveduto (trad. it. 2003), Cantico dei Cantici. Un amore di gioventù in quattro parti (trad. it. 2004) e Storie di uomini e animali (trad. it. 2007).
Presso Bollati Boringhieri è apparso Tewje il lattaio (2020), il suo romanzo di maggior successo, dal quale venne tratto il musical Fiddler on the Roof, che debuttò a Broadway nel 1964, e al quale seguì nel 1971 il film, diretto da Norman Jewison (in Italia Il violinista sul tetto), vincitore di tre premi Oscar e due Golden Globe.