Description
In questo libro Jeffrey C. Alexander sviluppa
un’originale teoria sociale del trauma, utile a comprendere i processi culturali e simbolici che generano il dolore collettivo e i conflitti attorno alla sua interpretazione. Gli eventi, anche i più nefasti, non sono traumatici in sé: lo diventano attraverso sofisticati processi di interpretazione e rappresentazione collettiva che – a partire
dalle vittime e, nei casi più riusciti, fino all’intera umanità – costruiscono culturalmente i traumi. Attraverso l’analisi di casi emblematici come quello dell’Olocausto e casi meno noti come le battaglie per la spartizione di India e Pakistan o il massacro di Nanchino, Alexander mette in evidenza come ogni trauma sia costantemente mediato dalla capacità persuasiva degli attori e dalle strutture di potere in cui gli eventi accadono.
Biographical notes
Jeffrey C. Alexander è uno dei principali teorici sociali contemporanei. È fondatore e co-direttore del Center for Cultural Sociology dell’Università di Yale. Autore di numerose pubblicazioni, tra le più recenti ricordiamo: The Drama of Social Life (2017), The Dark Side of Modernity (2013) e Performance and Power (2011).