Description
Sullo sfondo di una lotta sindacale, in una città gradualmente sommersa dai rifiuti, si staglia un intreccio di storie. La dignità del lavoro, l’opacità del potere, la via breve e distruttiva del crimine, l’immigrazione, la lotta quotidiana per la sopravvivenza e l’amore, nelle sue mille sfaccettature, sono i temi che si rincorrono in questo romanzo corale, che prende vita nella periferia del nordest italiano, tra colline di vigneti, complessi industriali e cantieri in perenne espansione. Duplice è la spazzatura in Trash: quella concreta, che ammorba strade, persone, case, e che cresce senza sosta con il perdurare dello sciopero degli addetti alla raccolta rifiuti, nel cui quadro si svolge la vicenda. E poi, quella metaforica: la spazzatura umana, formata dai reietti, prostitute, extracomunitari, ex tossici… Tutti quelli insomma che non possono sperare in nessun ascensore sociale, che sono destinati a restare perennemente degli scarti.
Biographical notes
Martino Costa, milanese, classe 1974, si è laureato in Filosofia all’Università Statale con una tesi su Kafka e Kierkegaard. Successivamente si è specializzato in antropologia culturale applicata e ha conseguito un diploma di master in gestione di progetti di sviluppo. Ha studiato composizione e violoncello presso il conservatorio G. Verdi di Milano. Dal 2003 lavora come operatore umanitario in diversi paesi e in altrettanti teatri di guerra del mondo: Darfur, Sri Lanka, Gaza, Sud Sudan, Uganda, Siria, Pakistan, Libano, Irak. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo romanzo “Omar” con Bietti edizioni, e nel 2020 il suo romanzo “Trash” è stato finalista della 33˚edizione del premio letterario per scrittori esordienti Italo Calvino.
Sposato con Frosse, palestinese di Gerusalemme, attualmente vive ad Amman dove lavora per l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.