Description
Valicavano a piedi i ghiacciai partendo da Gressoney per commerciare lana e prodotti di artigianato in Svizzera, sono diventati una dinastia di imprenditori nota in tutto il mondo. Il loro nome è associato alla bevanda che producono: colore ambrato, gusto con un lieve sentore floreale e fruttato, la birra Menabrea è sinonimo di eccellenza e successo. Inizia tutto a metà Ottocento: la birra è ancora una curiosità esotica in Italia, ma Giuseppe e Carlo Menabrea, padre e figlio, decidono di crederci. Da Gressoney si trasferiscono a Biella, dove l’acqua è buona perché scende direttamente dalle montagne e dove a scandire le ore non sono più le campane delle chiese, ma le sirene delle fabbriche. Charmeur e scaltro, sempre in viaggio per affari, ma non per questo poco attento alla moglie e alle tre figlie, Carlo trasforma i Menabrea in stimati imprenditori di città. È il 1882, un’estate da sogno per la sua secondogenita Eugenia, detta Genia. Carlo le ha concesso di accompagnarlo in una gita iniziatica fra Biella e Gressoney, lungo la mulattiera che lui stesso ha contribuito a realizzare, rompendo l’isolamento millenario della valle. Non solo, presa la vetta le fa assaggiare per la prima volta la birra. Genia non può saperlo, ma è il suo rito di iniziazione. È lei la prescelta. È sulle sue spalle, e su quelle di sua madre, che poggia la responsabilità di non disperdere la serie incredibile di sforzi e successi della famiglia quando Carlo si ammala, neanche quarantenne. Nessuno vuole vendere orzo o comprare birra da una donna, ma le donne walser conoscono l’arte della pazienza e della tenacia: l’hanno imparata nei lunghi inverni in montagna. Ci saranno amori, gelosie, gloria e cadute, e un destino che sembra colpire sempre nello stesso punto come una valanga. La Prima guerra mondiale è alle porte, ma Eugenia non è disposta a farsi cogliere impreparata.