L’eredità

Editore:
Anno:
2024
Numero pagine:
150
ISBN:
9791280794857
DRM:
Social DRM
Layout:
Reflowable

7,99 €

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Descrizione

Nella Parigi della Belle Époque, César Cachelin, impiegato del Ministero della Marina, combina un matrimonio tra la figlia Cora e uno dei suoi colleghi più promettenti e ambiziosi, Léopold Lesable, pregustando l’ingente eredità che la sua ricca sorella Charlotte ha destinato alla giovane nipote. Ma alla morte dell’anziana zitella, con grande sgomento i Cachelin scoprono che Charlotte ha imposto una condizione nel testamento: se entro tre anni dal suo decesso Léopold e Cora non avranno figli, il denaro – un milione netto! – andrà tutto in beneficenza. Da quel momento, la famiglia si prodiga in ogni modo perché nasca un bambino, in una spietata partita a scacchi che svela il sottobosco di ipocrisie e meschinità che si cela sotto la superficie delle buone maniere. Guy de Maupassant, attraverso il suo implacabile scetticismo, si diverte a lacerare le apparenze per smascherare le intenzioni e a scoprire la sorgente inquinata dell’animo umano, consegnandoci un capolavoro di sottile e grottesca arte narrativa. Apparsa nel 1884, prima in rivista e poi nella raccolta "Miss Harriet", questa preziosa novella era preceduta da una sua versione molto più breve, intitolata "Un milione", che qui riproponiamo. Traduzione e introduzione di Bruno Nacci


Note biografiche

Guy de Maupassant (1850-1893) è tra i maggiori scrittori francesi della seconda metà dell’Ottocento. Crebbe alla scuola di Gustave Flaubert, che venerò come maestro e mentore. Pubblicò quasi trecento tra racconti e novelle, e sei romanzi, tra cui ricordiamo "Una vita" (1883), "Bel-Ami" (1885), "Pierre e Jean" (1888). Le sue opere, improntate a un pessimismo radicale che solo in parte può essere ricondotto alla grande lezione del realismo e del naturalismo europei, sono più vicine al pensiero di Giacomo Leopardi e Arthur Schopenhauer che a Gustave Flaubert o Émile Zola, e aprono la strada alla narrativa americana del Novecento e perfino, nelle ultime prove, anche a quella di Marcel Proust.
Bruno Nacci ha curato classici della letteratura francese, da Chamfort a Nerval, e in particolare Blaise Pascal, su cui ha scritto il saggio La quarta vigilia. Gli ultimi anni di Blaise Pascal (2014). Ha pubblicato il noir L’assassinio della Signora di Praslin (2000); con Laura Bosio ha scritto i romanzi storici Per seguire la mia stella (2017), La casa degli uccelli (2020) e il saggio Da un’altra Italia (2014). Ha pubblicato le raccolte di racconti: La vita a pezzi (2018), Dopo l’innocenza (2019), Destini (2020), Congedo delle stagioni (2022) e il racconto lungo La fine del viaggio (2023).
Bruno Nacci ha curato classici della letteratura francese, da Chamfort a Nerval, e in particolare Blaise Pascal, su cui ha scritto il saggio La quarta vigilia. Gli ultimi anni di Blaise Pascal (2014). Ha pubblicato il noir L’assassinio della Signora di Praslin (2000); con Laura Bosio ha scritto i romanzi storici Per seguire la mia stella (2017), La casa degli uccelli (2020) e il saggio Da un’altra Italia (2014). Ha pubblicato le raccolte di racconti: La vita a pezzi (2018), Dopo l’innocenza (2019), Destini (2020), Congedo delle stagioni (2022) e il racconto lungo La fine del viaggio (2023).

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