Descrizione
Attraverso vari contributi l’opera rintraccia il fondo concettuale del transumanesimo. Una corrente di pensiero che, tramite la continua ricerca di opportunità, tende verso la creazione di un uomo nuovo il quale, grazie alla tecnologia e alle tecnoscienze, aspira ad “autotrascendersi” e a superare la propria condizione di essere finito. Se fino a qualche tempo fa si configurava come un’utopia narrata perlopiù da eccentrici visionari, oggi constatiamo l’affermarsi di una nuova epistemologia, una strada naturale che il progredire delle conoscenze mediche e scientifiche ha tracciato, passando dalla fantascienza alla realtà possibile. Ma lungo questa strada si ergono pericoli spaventosi: l’uomo rischia di perdere la sua essenza e la sua statura ontologica. Emerge allora la necessità di individuare solidi fondamenti etici nell’urgenza di approfondire quelle dinamiche di pensiero atte a sostenere una reale mediazione verso la prassi tecnoscientifica, che se venisse esonerata da ogni istanza etica, filosofica e religiosa rischierebbe di trasformarsi in una serie di dispositivi utilizzabili dall’uomo per la sua azione di dominio.
Contributi di: Angela Ales Bello, Claudio Bonito, Alberto Carrara, Roberto Marchesini, Francesco Serra di Cassano, Enrica Perucchietti.
Note biografiche
Claudio Bonito, PhD, nato a Roma nel 1959, è docente di Filosofia. Svolge attività di coordinamento al Master in Consulenza filosofica e Antropologia esistenziale della Facoltà di filosofia dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, ed è coordinatore del sottogruppo sul Postumanesimo e Transumanesimo del GdN, Gruppo di ricerca in Neurobioetica dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum (Istituto Scienza e Fede, Cattedra UNESCO in Bioetica e Diritti Umani).
Alberto Carrara è docente di Antropologia filosofica e coordinatore del Gruppo interdisciplinare di ricerca in Neurobioetica presso la facoltà di Filosofia dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. Insegna inoltre Neuroetica alla facoltà di Psicologia dell’Università Europea di Roma ed è fellow UNESCO Chair in Bioetica e Diritti umani.
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